Ultima settimana di cassa integrazione alla Franz Isella, dopo c’è il buio

Venerdì 12 dicembre per i 52 lavoratori dell'azienda del Gruppo Castiglioni scadrà la cassa integrazione ordinaria. Esclusa dalla Prodi Bis, non potranno accedere alla cassa straordinaria


Le soluzioni abitative della Franz Isella spa, per lo più container e prefabbricati, hanno reso migliore e più confortevole il soggiorno sulle piattaforme petrolifere e nei siti di estrazione mineraria in tutto il mondo. L’azienda metalmeccanica del Gruppo Castiglioni è ancora considerata un’eccellenza del settore, ma questo è sufficiente ad allontanare lo spettro della chiusura e il conseguente licenziamento di 52 lavoratori. Venerdì 12 dicembre, infatti, scadrà la cassa integrazione ordinaria a zero ore e per i dipendenti della Franzisella si apre un futuro pieno di incertezza perché non rientrando la loro impresa nella Prodi Bis non potranno ottenere la cassa straordinaria per un altro anno. Quella legge apre la procedura di amministrazione straordinaria alle grandi imprese insolventi purché con almeno 200 dipendenti e afflitte da un consistente indebitamento.
Nel 2012, nel pieno della crisi, la Franzisella aveva un fatturato di circa 20 milioni di euro e una prospettiva di crescita interessante, grazie alle commesse russe e centroamericane. Oggi l’azienda di Casciago si trova in una situazione delicata, non solo per la contrazione della domanda, ma anche per l’indagine penale per frode fiscale che ha travolto i vertici del gruppo, a partire dal patron Gianfranco Castiglioni
(nella foto Claudio Maria Castiglioni, general manager della Franz Isella, non è stato coinvolto nell’inchiesta giudiziaria)

Attualmente alcune aziende del Casti Group sono in amministrazione straordinaria, ma non la Franzisella spa, che aveva affittato l’attività alla Castiglioni Houses e le cui azioni sono sotto sequestro. «Non conosciamo le ragioni della decisione del giudice – spiega Flavio Cervellino della Fim Cisl – l’unico dato certo è l’urgenza perché la cassa ordinaria è in scadenza e i lavoratori hanno mensilità arretrate e una totale mancanza di prospettiva se non interviene qualche novità».
Da giugno di quest’anno alla Franz Isella spa hanno lavorato una decina di persone per mandare avanti le commesse che dovevano essere ultimate, cinque impiegati e altrettanti operai. I lavoratori hanno sei mensilità ancora da percepire: tre dall’azienda e tre dall’Inps.

 «Fino a venerdì non prevediamo alcuna manifestazione – conclude il sindacalista -. La rsu ha incontrato la proprietà ma sostanzialmente non ci sono novità. Se non si sblocca qualcosa, a partire da lunedì faremo un presidio davanti alla fabbrica».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Dicembre 2014
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