Candiani: “Gallazzi, in azienda non si sono mai visti i commissari”
Il senatore della Lega Nord presenta in Parlamento un'interrogazione al Ministro Guidi sulla situazione della ditta dove sono a rischio 200 posti di lavoro
Il caso della ditta Gallazzi, dove sono a rischio 200 posti di lavoro, è finito ancora in Parlamento, dopo l’interrogazione dei giorni scorsi del Movimento 5 stelle. Questa volta è il senatore della Lega Nord, Stefano Candiani, che, in una nuova interrogazione al ministro Guidi chiede spiegazioni attaccando i due commissari nominati dal governo: «Nominati da Renzi un mese fa e mai visti a Tradate. Signor ministro non prendete in giro i lavoratori e le loro famiglie».
L’azienda che ha sede a Tradate e Gallarate e che produce pellicole in pvc è in amministrazione controllata da circa un anno. È stata avviata una procedura di vendita, ma nei gironi scorsi la protesta dei lavoratori, che ha interessato anche le amministrazioni di Tradate e Gallarate, ha evidenziato come vi sia uno stallo nella situazione.
L’azienda che ha sede a Tradate e Gallarate e che produce pellicole in pvc è in amministrazione controllata da circa un anno. È stata avviata una procedura di vendita, ma nei gironi scorsi la protesta dei lavoratori, che ha interessato anche le amministrazioni di Tradate e Gallarate, ha evidenziato come vi sia uno stallo nella situazione.
Nelle scorse settimane avevano scritto al Governo anche i sindaci delle due città chiedendo spiegazioni. Ora, il nuovo intervento in Parlamento da parte del senatore Candiani che chiede al ministro Guidi e chiede se «sia a conoscenza del fatto che i nuovi commissari nominati in data 24 dicembre 2014 non hanno nemmeno messo piede nella sede dell’azienda di cui hanno responsabilità. Quali sono i costi che l’azienda Gallazzi ha fino ad ora sopportato in relazione alla nomina del commissario straordinario fino al 24 dicembre 2014 e da tale data in ragione della nomina dei due nuovi commissari, chiarendo e distinguendo tra emolumenti attribuiti agli stessi e rimborsi concessi».
In aula Candiani aggiunge: «Io e la Lega non arretreremo e non abbasseremo mai la guardia. Quali sono gli interessi oscuri che stanno alle spalle della decisione di affossare un’azienda che ha capacità produttiva e ordini: un fatto inquietante forse con profili penali».
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