Cosa contiene il piano di riforme presentato dalla Grecia?

Il documento per chiedere un'estensione del debito verrà esaminato oggi dall'Eurogruppo, intanto escono le prime indiscrezioni su cosa attuerà il governo di Atene nei prossimi mesi

Alla fine il piano per l’estensione a quattro mesi del debito greco è arrivato in tempo. Ad annunciarlo è stato il protavoce della direzione generale degli Affari economici e monetari della Commissione Ue. Ieri sera, il prolungarsi dell’attesa, aveva fatto temere una spaccatura all’interno del governo guidato da Alexis Tsipras, costretto a rivedere le promesse elettorali fatte in campagna elettorali, in cui il leader di Syriza aveva annunciato l’addio ai piani sottoscritti dai governi precedenti con la Troika. 

A quanto riporta un articolo del Post, il documento conterrebbe un piano articolato in sei punti principali che poi verranno rielaborati in accordo con i principali creditori di Atene (Fmi, Bce e Commissione europea, la cosiddetta Troika). Eccoli: 

• Una revisione dell’attuale sistema delle imposte per renderlo più equo e omogeneo;
• misure più incisive e nuove soluzioni per contrastare la corruzione e l’evasione fiscale;
• nuove regole e risorse per le forze di polizia per bloccare il contrabbando di tabacco e carburante, uno dei problemi più seri per l’economia greca;
• sviluppare nuove politiche del lavoro per quanto riguarda i contratti nazionali, con modifiche alle possibilità di negoziazione;
• offrire più assistenza e dare più risorse ai disoccupati, soprattutto per quanto riguarda la sanità e la possibilità di mantenere una casa.
• Il governo si impegna poi a rispettare le privatizzazioni per le quali è stata già avviata un’asta e riesamine quelle per le quali non è stata invece avviata. Il governo Tsipras, a quanto riferisce il Sole 24 Ore, non revocarà le privatizzazioni già completate».

Intanto, come riporta il quotidiano "la Repubblica", il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha ribadito che: «l’uscita della Grecia dall’euro non è sul tavolo. Non ne abbiamo mai parlato, perché non è un’ipotesi».
Dalla Germania arriva invece la lettera del ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, al Parlamento tedesco, nella quale si annuncia il possibile voto sul piano di Atene in settimana, suggerendo che si potrà dare il supporto tedesco se la lista di riforme sarà accettata da Ue, Bce e Fmi. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Febbraio 2015
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