La richiesta del Falcone: “Il Comune ci dia l’intero parcheggio Cantoni”

Il personale della scuola in pieno centro chiede spazi di parcheggio: «Mancano migliaia metri quadri di dotazioni che spettano alla scuola». Le condizioni del parcheggio di via Matteotti e il conflitto con altre esigenze della zona

Insegnanti e personale dell’Ipc Falcone tornano alla carica per chiedere una soluzione al problema del parcheggio, a servizio di una scuola frequentata da oltre 1500 persone, ma che sta anche in mezzo al centro storico. L‘attrito tra la scuola e il Comune è ormai annoso, iniziato già subito dopo la consegna dell’istituto (2010) e acuitosi in anni recenti: nella mattina di mercoledì dirigente e Rappresentanti Sindacali dell’istituto hanno convocato una conferenza stampa, per rimettere sotto la lente il problema e presentare la propria proposta al Comune.

«Noi chiediamo gli standard urbanistici che ci spettano, all’interno dei quali ci sono gli spazi a disposizione e i parcheggi» dice l’avvocato Giuseppe Mantica, battagliero leader della protesta di insegnanti e personale. «Al Falcone mancano gli spazi, tant’è vero che il Comune ha dovuto privare i cittadini di un tratto di via Matteotti» spiega, riferendosi al tratto di via immediatamente a ridosso dell’ingresso dell’istituto. Mantica fa riferimento al Decreto Ministeriale 18 del 1975 che fissava gli standard, ma soprattutto alla convenzione con la Provincia. «La Convenzione parla di dotazione esclusiva in via Matteotti e disponibilità dello spazio su via Cantoni» (nei render del progetto si parlava di "prospetto di parcheggio interno). La questione degli spazi interni è tale che la scuola deve ricorrere anche a spazi di altre scuole per svolgere le ore di attività fisica, mentre docenti e altri personale denunciano le dimensioni troppo ridotte di spazi necessari in caso di evacuazione

La pubblicazione della nota stampa (qui, con i riferimenti anche all’aspetto della sicurezza) ha molto irritato l’Ipc Falcone: «A noi non interessa il colore dell’amministrazione. Il Comune – accusa Mantica – ha nicchiato per mesi, se non mandando una lettera il giorno prima della conferenza stampa già convocata». «Ci hanno scritto di installare una sbarra nel parcheggio di via Matteotti, ma serve una delibera per installare una sbarra, non posso chiudere uno spazio usando risorse senza averne la facoltà» spiega anche la dirigente Marina Bianchi. Gli insegnanti lamentano anche le condizioni indecorose del parcheggio di via Matteotti, a cominciare dalla parte sotterranea dove «da mesi mancano le luci» e dove si notano odorosi resti di bivacchi di senzatetto (nella foto).

Che nella zona ci sia "fame" di parcheggi, è evidente. Nella segnalazione presa in carico dal Difensore civico Regionale la scuola si ricorda come "il parcheggio di via Cantoni, essendo accessibile a tutti e in prossimità della Stazione Ferroviaria, viene occupato fin dalle prime ore del giorno prevalentemente dai pendolari, a discapito del personale e degli alunni dell’Istituto Falcone". Ma le difficoltà di parcheggio toccano anche altri: proprio nella mattina di mercoledì, poco dopo la conferenza stampa, la Polizia Locale è intervenuta per far rimuovere un paio di auto (parcheggiate fuori dagli stalli indicati) che bloccavano l’uscita ad altri veicoli parcheggiati regolarmente: «Sono qui da 40 minuti, sequestrato per un’auto parcheggiata senza pensare» ci ha spiegato inviperito l’automobilista che ha chiamato i vigili intorno alle 11.30.

Qual è la proposta dell’istituto? Sostanzialmente, quella già trasmessa al Difensore Regionale: "L’assegnazione ad uso esclusivo della Scuola dell’intera area di via Cantoni – compresa la parte attualmente data in gestione all’AMSC – rappresenterebbe, pertanto, una buona soluzione e consentirebbe la riapertura al traffico di via Matteotti, la cui chiusura, impedendo tra l’altro il transito di eventuali mezzi di soccorso, comporta considerevoli rischi e disagi". In cambio, l’istituto rinuncerebbe al parcheggio di via Matteotti. «Questa proposta ci va bene finché non viene dato quel che ci spetta» conclude Mantica.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Febbraio 2015
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