Casa di riposo, Città Viva attacca: “La giunta si muove con tempi da elefante”

Il bando per la vendita del terreno di via Gelada è andato deserto, la lista civica critica il percorso scelto dall'amministrazione comunale di Leonardo Tarantino

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Dopo che il bando per la vendita del terreno di via Gelada è andato deserto, la lista civica Samarate Città Viva commenta la notizia criticando i “tempi da elefante” della giunta e dell’assessore Celotto e ricostruendo la vicenda dal 2010. Il sindaco Leonardo Tarantino ha difeso fino ad oggi il percorso fatto («siamo arrivati al punto più avanzato, dove nessuno era arrivato») e ha preannunciato l’intenzione di riaprire il bando per la vendita del terreno.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato di Samarate Città Viva

TEMPI DA PACHIDERMA… E LA CASA DI RIPOSO NON SI FA…

I tempi da elefante sono quelli della Giunta Tarantino e dell’Assessore Celotto in
particolare. L’occasione persa è quella della casa di riposo a Samarate.
Veniamo alla cronaca dei fatti: 2010-2011: si insedia la Giunta e l’Assessore ai servizi sociali commissiona uno studio ben pagato alla università di Castellanza per capire come scrivere il bando per la casa di riposo. Si costruisce una “commissione di esperti sul tema”, che viene convocata 3 volte e poi dimenticata. Quindi il sonno completo, finchè nel 2013 si fa avanti una società privata che chiede la possibilità di edificare una casa di riposo a Samarate. Nel maggio 2013 la società viene chiamata in commissione a presentare la proposta, con grandi annunci e felicitazioni dell’Assessore Celotto, che afferma “il mercato ci dà ragione” (vedi comunicati sui giornali in quel periodo). Da lì di nuovo il nulla: passano mesi di silenzio e sonno e il comune si dimentica di andare avanti nel percorso. Così la società ad ottobre 2013 formalmente protocolla la sua rinuncia ad andare avanti spiegando che la proposta era risultata “priva di riscontro” da parte della Amministrazione. Dopo la nostra denuncia dei fatti, l’Assessore annuncia nel maggio 2014 che “non si arrende” e vuole predisporre un nuovo bando. A dicembre 2014 (altri 7 mesi passati!) il bando viene emesso, chiedendo a chi fosse interessato non più di avere il terreno in concessione, ma di pagarselo per poter costruire la casa di riposo! Nessuna commissione per discutere il progetto, nessun incontro per spiegarne le ragioni, nessun coinvolgimento per offrire ulteriori idee o opportunità.
Marzo 2015: il bando per la casa di riposo va deserto, nessuna domanda presentata.
E’ tempo di cambiare velocità in questo Comune!

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 11 Marzo 2015
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