La commissione tributaria è al servizio del cittadino

«Se un cittadino ritiene illegittimo o infondato un atto emesso dall’Agenzia delle Entrate nei suoi confronti, può rivolgersi a noi per chiederne l’annullamento totale o parziale». Mario Lainati, presidente della Commissione tributaria provinciale, nel giorno dell’inaugurazione della nuova sede di via Frattini, va subito al cuore dell’attività dell’istituzione che presiede. «Dopo che il contribuente ha presentato un ricorso, viene fissata un’udienza durante la quale un collegio di giudici emetterà una sentenza. Nel caso in cui il contribuente non fosse soddisfatto della decisione, potrà presentare un secondo ricorso alla Commissione tributaria regionale».
(nella foto da destra: Santi Moschella, Salvatore Labruna e Mario Lainati)

Una funzione importante, dunque, perché il processo tributario, al quale contribuiscono una trentina di magistrati e una quindicina di amministrativi, incide profondamente nella percezione che il cittadino ha dello Stato. «La funzione della commissione tributaria – continua Lainati – è importante perché si tratta dell’unico giudice che decide le questioni tributarie secondo il sistema italiano. Parliamo di una magistratura non molto conosciuta ma estremamente importante per lo Stato proprio perché da qui filtrano la legalità o la non legalità degli accertamenti fatti nei confronti dei cittadini».

Per migliorare la giustizia tributaria, secondo Lainati, occorre intensificare gli incontri tra le parti coinvolte nel processo tributario, ovvero incrementare il dialogo tra i giudici e l’amministrazione finanziaria dello Stato. Un’idea pienamente condivisa anche da Salvatore Labruna, dirigente capo dell’Ufficio di segreteria della commissione tributaria regionale, che ha espresso parole di grande ammirazione nei confronti del lavoro svolto da Lainati in oltre 40 anni di attività come giudice ordinario e tributario. «Considerando che l’attività di giudice tributario non è pagata – ha detto Labruna – il suo lavoro è quello che si definisce un munus pubblico. Altre persone, con la sua vita professionale alle spalle, la sua cultura e i suoi orizzonti, avrebbero deciso di spendere il proprio tempo in maniera diversa. Ha sensibilità verso la popolazione».

La giurisdizione tributaria costituisce il maggior valore di lite rispetto alle altre tre giurisdizioni (ordinaria, amministrativa e contabile). In Lombardia, le controversie tributarie rappresentano il 25% del valore di lite nazionale, sebbene il numero di cause sia inferiore a quello di altre regioni, come ad esempio la Campania. «Ciò accade – spiega Labruna – per due motivi: in primo luogo perché la Lombardia è una delle regioni con maggiore pil al mondo; in secondo luogo, perché, dividendo il numero delle cause per gli abitanti, si riscontra un’incidenza notevolmente inferiore rispetto ad altre regioni».

In passato, le commissioni tributarie, nate quasi simultaneamente allo Stato italiano, non ricoprivano una funzione giurisdizionale, ma amministrativa. È solo dal 1972 che é stata conclamata la loro natura giurisdizionale. Proprio per rendere inequivocabile la natura di questi organi, a breve, le Commissioni assumeranno denotazione più congrua alla propria attività, tribunale tributario e corte d’appello tributaria