Uil primo sindacato nella sanità. Exploit della Fials al Circolo
Nel recente rinnovo delle rsu dell’Asl e delle aziende ospedaliere di Varese, Busto Arsizio e Gallarate ha ottenuto 1.124 voti (22,54%), contro gli 869 (17,47%) della Cgil e gli 835 della Fials. Cisl quarto sindacato con 704 voti (14,15 %)
È la Uil il primo sindacato nella sanità. Nel recente rinnovo delle rsu dell’Asl e delle aziende ospedaliere di Varese, Busto Arsizio e Gallarate ha ottenuto 1.124 voti (22,54%), contro gli 869 (17,47%) della Cgil e i 734 della Cisl. Un vero exploit sono da considerare gli 835 voti della Fials(Federazione italiana autonomie locali e sanità) di cui ben 572 presi nell’azienda ospedaliera di Varese, dove conquista 12 seggi. Deludente prova della Cisl, quarto sindacato con 704 voti (14,15 %).
(foto da sinistra: Gabriele Dellutri, Lorenzo Raia, Daniele Ballabio e Antonio Massafra)
Degli 8.160 aventi diritto, hanno votato 5.285 lavoratori per un totale di 4.974 voti validi ripartiti tra nove liste. Oltre a quelle citate, partecipavano alla tornata elettorale anche Nursind, Nursingup, Adl, Fsi e Conf. A.S.I. «Questa partecipazione – dice Daniele Ballabio segretario della Uil FPL (Enti locali e sanità) – è una risposta di cui Governo e Regione devono tener conto. Negli ospedali di Varese, Busto Arsizio e Gallarate manca personale e mancano posti letto. E non sono certo i 10 infermieri che si assumeranno a Varese e i 5 di Gallarate a risolvere questa situazione».
Gabriele Dellutri, segretario della Uilpa, parla di «piccolo capolavoro», che si traduce in 405 voti (28,24%) su un totale di 1434 votanti, ed elenca le pubbliche amministrazioni dove la Uilpa è il primo sindacato, ovvero: Inail, agenzia delle dogane, ispettorato del lavoro, tribunale, direzione territoriale, Pra (pubblico registro automobilistico), commissione tributaria, procura e motorizzazione. «Abbiamo eletto 39 rsu – dice Dellutri – e come dietro ogni successo c’è uno sforzo enorme e una campagna elettorale difficilissima. Credo che abbiano premiato il fatto che siamo un sindacato che rivendica la propria autonomia rispetto alla politica e la dignità del lavoratore. Insomma, in tanti hanno riscoperto l’orgoglio di essere dipendenti pubblici mettendoci la faccia».
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