“Con la Varesina Bis addio al Bosco del Rugareto”
Insorgono gli ambientalisti e diverse associazioni cittadini di Cislago con il passaggio della Varesina Bis, che dovrebbe essere costruita nei prossimi mese che unirà Uboldo a Tradate
«Con la Varesina Bis addio al Bosco del Rugareto». Insorgono gli ambientalisti e diverse associazioni cittadini di Cislago con il passaggio della Varesina Bis, che dovrebbe essere costruita nei prossimi mese che unirà Uboldo a Tradate, attraversando diverse aree verdi della zona. Di seguito riportiamo integralmente la recente lettera scritta da Tiziano Cattaneo di Legambiente Lombardia, Maurizio Rimoldi e Maurizio Cremascoli del Comitato Salviamo il Paesaggio e la Terra di Cislago, e Luigi Landoni dell’Associazione dei Migratoristi Italiani:
La Varesina bis non può passare nel Bosco del Rugareto. A dirlo non sono solo le associazioni ambientaliste o i comitati di cittadini, ma le leggi che governano il nostro territorio: la Regione Lombardia considera infatti i boschi del Bozzente un’area “prioritaria” per la biodiversità nella pianura lombarda, riconosciuta per legge. La Provincia di Varese identifica come “non trasformabili” i boschi ricadenti nel Parco. La legge sulla prevenzione del rischio idrogeologico, infine, afferma che la fascia di rispetto del Bozzente deve essere mantenuta libera da edificazione per evitare episodi di esondazione che ormai sono sempre più frequenti.
Ma al di là delle norme, il nostro Bosco del Rugareto è l’ultimo spazio di natura e di paesaggio che ci è rimasto, dove possiamo camminare, correre, giocare, osservare, fotografare… in poche parole vivere il nostro territorio. Per questo motivo appare intollerabile che l’amministrazione di Cislago, senza aver coinvolto adeguatamente la popolazione, abbia approvato lo “spostamento” della Varesina bis all’interno del Parco, a detta del Sindaco per preservare i terreni agricoli. Se è assolutamente condivisibile che il suolo agricolo sia “patrimonio non rinnovabile e non recuperabile”, cosa dire di un bosco che ha impiegato centinaia di anni per nascere, crescere, evolversi e diventare la casa per moltissime specie di animali come tassi, faine, sparvieri, astori e poiane?
La verità è che nessuno vorrebbe una nuova strada “sotto casa”, perciò tutte le amministrazioni cercano di allontanarla il più possibile dai centri abitati e dalle aree critiche, come le discariche di Gerenzano. Ma questo non può in alcun modo giustificare il passaggio all’interno del nostro Parco, che peraltro ha già perso 43 ettari (pari a 43 campi da calcio!) a causa della Pedemontana. Piuttosto che premere per ottenere opere di compensazione ambientale, gli sforzi dell’amministrazione sono stati rivolti verso la realizzazione del Nuovo Centro Sportivo, che tra parentesi consumerà ulteriori 10 ettari di quel “patrimonio non rinnovabile” che si dovrebbe difendere.
A dirla tutta, non esistono studi che confermino l’utilità della Varesina Bis per decongestionare il traffico della attuale provinciale: 14 rotonde in 16 chilometri renderanno il traffico più scorrevole? O piuttosto la Varesina Bis è una strada progettata per convogliare le auto sulla Pedemontana – non per altro si definisce “opera connessa” – e quindi assolutamente inutile ad alleggerire il traffico locale? Oggi non abbiamo più bisogno di realizzare grandi opere, ma di migliorare e razionalizzare la rete viabilistica esistente e implementare il trasporto pubblico.
Il Bosco del Rugareto è un vero e proprio patrimonio per la nostra comunità, una risorsa non solo ambientale, ma anche economica e sociale che potrebbe e dovrebbe essere valorizzata attraverso specifiche progettazioni che coinvolgano le associazioni presenti sul territorio, le scuole, i cittadini. Una sfida senza colore politico che necessariamente ci coinvolgerà tutti. Siamo pronti a raccoglierla?
Foto
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Vandalizzate le lucine di Natale al Sacro Monte di Varese
PaoloFilterfree su Martelli: "Sovranisti a parole, genuflessi nella realtà. Così l’Italia si perde"
MarcoCx su Incendio nella notte in una fabbrica a Groppello di Gavirate, decine di uomini impegnati
Felice su Martelli: "Sovranisti a parole, genuflessi nella realtà. Così l’Italia si perde"
Giuseppe Mantica su Concerto di Santa Cecilia: La Casoratese celebra la musica in un viaggio nel tempo e nel mondo attraversando culture diverse
Claudio Pilotti su Il disastro del Campo dei fiori finalista con ANSO al premio AICA con il progetto «Scrivo da un paese che non esiste»











Occorre protestare, vigilare e continuare. Rispondendo anche in modo verbalmente violento ad un sindaco guidato dal testosterone che crede di essere lo sceriffo con la propria personale contea.
Qui con deroghe a PGT vi state mangiando tutto in meno di 10 anni. E questo è un dato di fatto, basta vedere le prime foto di Google Earth e confrontarle con le attuali.
Aggiunto che prima di procedere con la valutazione di opere collegate all’ecomostro semi-deserto di Pedemontana RISPETTATE i PATTI. Opere di compensazione, GREEN WAY di cui vi siete fatti belli in fase di presentazione del progetto. Altrimenti se si vuole sempre e solo cementificare scusate ma il dubbio che esista una finalità speculativa criminale è lecito.
A Lomazzo incominciano in molti a pentirsi dello scempio che avete fatto per realizzare uno svincolo.
Criminali che non siete altro…attratti solo dal denaro che viene da strade e cemento.