Uno studio per regolare le piene del lago di Ghirla

Enel Green Power ha presentato in Prefettura l’analisi del bacino imbrifero del fiume Margorabbia e del Lago Ghirla

Il Margorabbia a Cucco (inserita in galleria)

Si è tenuto presso la Prefettura di Varese, l’incontro di approfondimento tecnico previsto in occasione della riunione tenutasi il 28 novembre scorso, a seguito degli eventi meteorologici avversi verificatisi all’inizio dello stesso mese, durante la quale Enel Green Power si era assunta l’impegno di promuovere la realizzazione di uno studio sulle modalità di regolazione dell’intero sistema idrografico del fiume Margorabbia, con particolare riguardo al bacino imbrifero del lago di Ghirla, individuando le possibili soluzioni per mitigare il rischio idrogeologico in caso di eventi di piena.

All’incontro, presieduto dal Prefetto Giorgio Zanzi , hanno partecipato l’Ing. Corrado Coletta, Responsabile di Enel Green Power per la Lombardia che ha illustrato lo studio insieme con il prof. Marco Mancini del Politecnico di Milano e i rappresentati della Regione Lombardia e della Provincia di Varese. “Cogliendo in maniera proattiva l’invito del Prefetto, abbiamo avviato questo studio con lo scopo di esaminare  nel dettaglio l’intero bacino, simulando scenari e le diverse portate raggiungibili – afferma Corrado Coletta – Lo studio ha evidenziato come, nell’ipotesi di piogge diffuse su tutto il territorio, sia possibile definire una relazione tra la portata scaricata dal lago Ghirla e la portata raggiunta sul torrente Margorabbia. Questo ci consentirà nell’ambito di un costituendo gruppo di lavoro tecnico di portare la nostra esperienza al servizio del territorio”

In conclusione dell’incontro il Prefetto ha definito la composizione del suddetto gruppo di lavoro ed ha anticipato che le soluzioni tecniche individuate da tale organo saranno successivamente portate all’esame dei Sindaci e degli altri rappresentanti degli Enti ed Organismi Territoriali interessati, al fine di condividere le strategie operative più idonee a soddisfare le esigenze di protezione civile e di fruibilità del bacino lacustre e dei corsi d’acqua che compongono il sistema idrografico del fiume Margorabbia.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Aprile 2015
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