“Non volevo aggredire Berlusconi, ero ubriaco”

E’ sostanzialmente un emarginato, l’uomo che lunedì è stato arrestato perchè si è avvicinato minacciosamente a Silvio Berlusconi, poco prima del comizio di Saronno, in piazza Portici. Dopo una notte in cella, Massimiliano Passiu, 44 anni, è comparso davanti al giudice del tribunale di Busto Arsizio Renata Peregallo nel processo per direttissima: ha patteggiato 5 mesi, con la condizionale, e l’obbligo di firma, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Questa seconda imputazione nasce dalla zuffa che l’uomo ha contribuito a creare con il suo comportamento in piazza, e durante la quale un carabiniere ha riportato un trauma contusivo a una mano (7 giorni di prognosi).

Parla Passiu
«Ma io non volevo fare del male a nessuno – dice oggi Passiu, poco dopo l’udienza – avevo bevuto troppo e sono andato in piazza, dove praticamente vivo, facendo un po’ di cinema, tutto qua». Passiu è disoccupato. Vive da solo, separato, ha diversi piccoli precedenti, denunce, tra Saronno e la Sardegna. «In quella piazza ci sono andato per i fatti miei, non per Berlusconi. Io sono sempre in zona, vivo lì praticamente. Chiedete in giro, mi conoscono tutti. Era da un po’ che non bevevo – racconta – e quindi ieri mi ha fatto ancora più effetto. Avevo voglia di rompere le scatole, lo ammetto, ma non di aggredire. Il cervello mi diceva di scherzare un po’ con gli amici..ecco. Ho detto una parolaccia alla guardia del corpo di Berlusconi – conclude Passiu – e poi mi stavo avvicinando al palco per vedere. Alla fine sono caduto ma non so perchè».

Una notte in cella lo ha restituito più sobrio. Oggi Passiu è lucido ed è stato scarcerato. Nonostante tutto rivela che dietro questa bravata c’è una vita che non ingrana da tempo: «Che vi devo dire? Non ho lavoro e spero che almeno questa notorietà mi possa aiutare. Mi piacerebbe che qualcuno potesse darmi una mano. Sono specializzato in pavimenti».