Trasparenza e conflitto d’interessi: Cardano vota il suo codice etico

Un codice etico da sottoscrivere come comunità e come singoli per poi arrivare a scrivere una “Costituzione” di Cardano al Campo.
Un comune vive di tante cose: molte pratiche e quotidiane, altre di valori, rispetto reciproco e visione futura. Di questi secondi aspetti si occuperà giovedì sera il Consiglio comunale chiamato a discutere e votare il Codice etico e di Trasparenza.

Il documento è ispirato alla Carta di Pisa e ad Avviso Pubblico, nato nel 1996 per collegare ed organizzare gli amministratori sul tema della legalità. Al momento conta più di 300 soci tra comuni, unioni di comuni, province e regioni. Il codice di Cardano è stato discusso in commissione per oltre un mese e approda in Consiglio comunale grazie al contributo di tutte le forze politiche. A tenere insieme il lavoro l’assessore Marco Zocchi. «L’idea era già nel nostro programma – spiega -: vogliamo investire nella trasparenza e ricostruire un rapporto fra politica e cittadini».

Sono due i filoni principali su cui è basato il documento. Il primo è la trasparenza, con tra le altre cose, la possibilità per gli amministratori di pubblicare la loro situazione patrimoniale (non è obbligatorio per i comuni sotto i 15mila abitanti). Il secondo è il conflitto d’interessi con il contrasto ai vantaggi personali.

Anche da queste basi si partirà per le modifiche al Regolamento e allo Statuto comunale. «L’idea è di costruire un patto generazionale – spiega Zocchi – ovvero un patto etico con le generazioni future. Il nuovo Statuto dovrà essere una “piccola Costituzione” per Cardano».

Il codice verrà votato giovedì sera dall’assemblea cittadina. I consiglieri comunali potranno inoltre firmare la copia del codice che sarà collocata sul banco della presidenza. «Il valore simbolico è doppio – conclude l’assessore -: un impegno collettivo e uno personale».