Varesino ucciso in Alaska

Vittima di un omicidio ad Anchorage, dove Paolo Grassi, 33 anni, ex parà, viveva da alcuni anni con la moglie americana. Ad accoltellarlo, l'ex fidanzato di un'amica

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Un varesino di 33 anni è morto domenica mattina negli Stati Uniti, vittima di un omicidio. Si tratta di Paolo Grassi, originario del quartiere di Biumo Inferiore, sposato con un’americana e residente da alcuni anni ad Anchorage, in Alaska. Lo ha chiarito la polizia dello stato Usa, in serata, con un comunicato in cui spiega che Grassi è stato ucciso a coltellate, in un residence di Estern Anchorage, da un uomo di 40 anni, Alvin Rodriguez Moya (nella foto), ex fidanzato della donna di 56 anni che si trovava in compagnia dell’italiano. La donna è stata ferita gravemente ed è ricoverata in ospedale. Rodriguez Moya è stato visto da alcuni vicini nella zona del delitto, avvenuto alle 3 e 30 di mattina, e si è costituito in serata, spiega una nota della Polizia di Anchorage.  Alvin Rodriguez Moya ha precedenti penali,  e avrebbe ucciso per gelosia.

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Paolo Grassi in Alaska 4 di 14

I parenti varesini sono stati informati della morte di Paolo Grassi dalla questura, nel pomeriggio.  Il 33enne era stato nei paracadutisti della Folgore a Pisa e sono in molti a ricordarlo anche nella città toscana, in queste ore. La madre e  fratelli abitano a Varese, dove Paolo è cresciuto. “E’ stato mio alunno al linguistico – racconta la consigliera comunale Luisa Oprandi – era un ragazzo molto vivace, con una grande passione per la storia. A Biumo lo ricordano in tanti. Eravamo rimasti in contatto, mi aveva scritto pochi giorni fa e mi aveva detto che, ad agosto, sarebbe tornato in Italia per fare visita alla famiglia. Sono molto addolorata”.

Grassi, dopo il diploma al linguistico, aveva seguito la carriera militare. A Pisa si era arruolato nei parà della Folgore, e aveva partecipato, con l’esercito, a diverse missioni in vari scenari di crisi internazionali. A Pisa, raccontano gli amici, aveva conosciuto Connie, una ragazza americana che aveva sposato, ma a cui negli ultimi tempi sembra non fosse più legato. Da qualche anno si era arruolato nell’esercito americano. Era di stanza a Port Richardson, una base nello stato più settentrionale degli Usa. Altre notizie sulla sua vita si possono trovare in rete. Nel 2012 ad esempio si era iscritto a un gruppo di danza sudamericana. Aveva scritto di aver vissuto in Sudamerica, di amare lo spagnolo e di saper ballare la salsa. Quella per il sudamerica era una passione che lo accompagnava fin da ragazzino a Varese, quando, a Biumo, aveva stretto amicizia con molti ragazzi della comunità peruviana, che proprio in zona ha oggi una sua associazione. Cordoglio in rete da parte di tanti colleghi della Folgore.

Uno di loro, Vito Capogna, ha scritto questo ricordo: “Hai portato il tricolore oltreoceano, hai fatto vedere ancora una volta di pasta siamo fatti noi italiani prestando servizio negli USA, hai raggiunto l’obbiettivo che ti eri prefissato raggiungendolo con ottimi risultati, hai partecipato a missioni all’estero con entrambi le nazioni e con l’ultima l’hai scampata per ben due volte, adesso hai lasciato un vuoto difficile da colmare, riposa in pace Paolo”.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 04 Maggio 2015
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