Elezioni a Samarate: “Il Pd è il secondo partito”

Una riflessione del Pd dopo il risultato elettorate

In quello che per alcuni comuni della provincia di Varese è il fine settimana dei ballottaggi, a Samarate è tempo di bilanci per il PD di via Engalfredo 15.

I risultati delle recenti elezioni comunali, sembrano essere una fotocopia rispetto a quello delle elezioni 2010. Sembra davvero che il tempo a Samarate si sia fermato a 5 anni prima, a quando la Lega si posizionava primo partito della maggioranza (con 547 voti in più rispetto al 2015), il PD primo partito di minoranza (356 voti di differenza rispetto ad oggi) seguito da SVC (29 in meno).

Oggi la coalizione a sostegno del confermato-sindaco Leonardo Tarantino vince al primo turno con il 53,49% dei voti a suo favore. La Lega, da sola, contribuisce per il 31,74%, e nonostante Forza Italia perda due terzi dei voti rispetto alle elezioni 2010, questi vengono recuperati dalle liste civiche a suo sostegno.

Perde il PD, primo partito all’opposizione, che si ferma al 15,73% e perde la lista civica SCV che raggiunge il 14,61%. Perde in sintesi il Centro-Sinistra, che si presenta diviso tra PD ed SCV causando forse sconforto in una parte dell’elettorato che, scoraggiata, probabilmente non si è presenta nemmeno alle urne. Da questa lezione si dovrebbe imparare a mettere in secondo piano tensioni o disaccordi e lasciarsi ispirare dalla comunione di ideali e culture cercando di unire gli intenti.

Perde anche il Movimento 5 Stelle che in consiglio comunale sarà rappresentato da un solo seggio. E perde la lista civica a sostegno del candidato sindaco Luigino Portalupi, che in consiglio comunale non conquista posizioni. Ma soprattutto perde chi ha condotto campagne elettorali aggressive nei confronti di persone e partiti e perde la politica in enerale, con il 45% della popolazione che si astiene dall’esprimere una preferenza sul proprio futuro.

Il risultato lascia l’amaro in bocca a quanti hanno creduto, e continuano a credere, in un progetto innovativo che potesse portare freschezza alla città. In campagna elettorale i temi affrontati dal PD sono stati molteplici, dal lavoro alla possibilità di rendere Samarate un comune “virtuoso”, dalla necessità di rendere Samarate una città più vivibile per i più piccoli, alla voglia di renderla un posto in cui si scelga di crescere e vivere, non solo abitare, con il desiderio di partecipare e far partecipare.

Ma da questa esperienza il gruppo del PD esce con il risultato e la consapevolezza di essere il secondo partito di Samarate e il primo di minoranza, che dovrà fare un’opposizione ferma ma anche costruttiva per il bene della nostra comunità. Inoltre al proprio interno riporta una vittoria, quella di restare unito attorno a Davide Sironi suo candidato Sindaco e prossimo capogruppo e con la determinazione di crescere, di non fermarsi alla sconfitta elettorale. La squadra costruita per le elezioni è ricca di competenze, aperta ad accogliere chiunque voglia iniziare o tornare ad interessarsi di politica. E’ una squadra caratterizzata da persone che desiderano collaborare insieme avendo a cuore soprattutto il futuro della città e affrontare in modo innovativo tematiche quali lavoro, territorio, servizi sociali, cultura e solidarietà.

Proprio a partire dalla qualità delle donne e degli uomini che compongono il PD, dalle loro esperienze, competenze e creatività, sarà possibile costruire l’alternativa per Samarate con tutte le forze di centro sinistra che già oggi rappresentano il 33% dell’elettorato. Il forte rinnovamento che ha caratterizzato il PD non andrà perso, così come resterà vivo lo sguardo al futuro, soprattutto cocci e fratture interne sono state ricomposte e superate. L’aria che si respira è più che sana, in un momento di continua rinascita e innovazione per un partito che, nonostante attacchi e dicerie, abita in una casa aperta a tutti, con fondamenta solide come i suoi ideali e con un tetto ben incuneato, proteso al futuro.