Barasso assolda tre rifugiati: volontari al servizio della comunità

Il Sindaco Braida ha offerto ai tre giovani scappati dal Gambia di svolgere piccole attività di servizio come opportunità di integrazione

Il sindaco Braida con i tre rifugiati

Sono arrivati dal Gambia. Un viaggio fortunoso che non hanno voglia di raccontare. Hanno paura, una paura che ancora non si stempera nonostante siano lontani migliaia di chilometri e si sia aperta la prospettiva di una nuova vita.

Parliamo dei tre richiedenti protezione internazionale ospiti in una casa di Barasso , gestiti dalla cooperativa Lotta contro l’emarginazione. Per loro, si è presentata l’occasione di potersi integrare nella piccola comunità grazie a un accordo firmato con l’amministrazione del sindaco Braida.

Il Comune, infatti, ha proposto loro di diventare volontari tutto fare : dalle opere di tutela ambientale a guardiani della Casa del Sole, fino all’aiuto in eventi e manifestazioni che le associazioni barassesi organizzeranno nei prossimi mesi: « Il nostro obiettivo – ha spiegato il sindaco Braida – è quella di dar loro un’occasione per rimettersi in gioco, costruire un futuro. Loro sono liberi di accettare la nostra proposta. Il nostro intento non è di assistenzialismo ma di recupero della propria vita».

I tre ragazzi, arrivati da qualche mese, stanno seguendo un corso di italiano al Cpia e continueranno a frequentare la scuola. Solo quando saranno liberi verranno coinvolti in piccoli lavori al servizio della collettività non retribuiti. L’accordo firmato oggi, mercoledì 8 luglio, avrà scadenza annuale anche se sarà la Prefettura a decidere il futuro di questi ragazzi entro il 31 dicembre.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 08 Luglio 2015
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