I gestori del Canile di Varese: “Lasciate fuori la nostra struttura da polemiche e illazioni”
Dopo l'arresto dell'ex gestore per atti sessuali con minorenni, corruzione di minori e pornografia minorile i volontari e la dirigenza della struttura chiedono di non fare di tutta l'erba un fascio

Dopo i fatti che hanno coinvolto l’ex gestore del canile di Varese Alessandro Di Cicco, arrestato il 6 luglio dalla squadra mobile della Polizia di Stato con la pesante accusa di atti sessuali con minorenni, corruzione di minori e pornografia minorile, i dirigenti e i volontari dell’associazione Emi e dello stesso canile di Varese commentano con un lungo comunicato affidato alla pagina Facebook ufficiale della struttura di viale Belforte
In merito agli eventi degli ultimi giorni che hanno coinvolto un nostro associato e, a malincuore, indirettamente il Canile di Varese gestito dalla nostra Associazione, teniamo a precisare che la struttura è condotta da professionisti e volontari i cui principi sono improntati al massimo rispetto della persona oltre che degli animali.
Derive incresciose che colpiscono i singoli, se confermate dalla Magistratura, devono essere giustamente punite affinché non possano mai più ripetersi; ma non possono e non dovrebbero diventare la delegittimazione indiscriminata di tutti coloro che, a vario titolo, operano con dedizione all’interno della struttura.
Lasciamo quindi alla giustizia il compito di valutare quanto accaduto, sicuri che l’esito finale coincida con la verità.
Ringraziamo, anche a nome dell’intero Consiglio Direttivo, tutti i cittadini e le Associazioni di Volontariato che ci stanno sostenendo in questo momento di smarrimento e difficoltà, aiutandoci concretamente a proseguire la quotidiana attività del Canile, consci tuttavia che solo il tempo e la verità potranno cancellare anche solo il ricordo di quanto sta accadendo.Il Consiglio Direttivo dell’Associazione EMI
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Come Presidente del’Associazione ci tengo inoltre a precisare che non verranno tollerati, e verranno immediatamente riferiti al nostro legale, atteggiamenti o commenti ingiuriosi e diffamatori nei confronti dell’operato dell’Associazione, in quanto gli incresciosi avvenimenti di questi giorni sono riferibili esclusivamente alla sfera personale e privata della persona ora sotto indagine.
Il Presidente dell’Associazione EMI Dott.ssa Gaia Silbernagl
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