La Farnesina convoca l’ambasciatore svizzero: “Misure discriminatorie per i frontalieri”
Il Segretario Generale della Farnesina ha convocato l'Ambasciatore svizzero per esprimergli preoccupazione per le misure introdotte dalle autorità ticinesi

Il Segretario Generale della Farnesina, Michele Valensise, ha convocato oggi, 28 luglio 2015, l’Ambasciatore della Confederazione svizzera Giancarlo Kessler per esprimergli la preoccupazione italiana per le misure introdotte dalle autorità cantonali ticinesi a carico dei lavoratori frontalieri italiani.
A dirlo è una nota del ministero degli Esteri, che commenta: «Si tratta di misure in violazione dell’accordo europeo sulla libera circolazione delle persone del 1999, palesemente discriminatorie nei confronti di cittadini italiani e in contraddizione con l’eccellente stato delle relazioni bilaterali».
Il Segretario Generale ha così chiesto un sollecito, rinnovato impegno delle autorità di Berna per porre termine a una situazione che suscita profonda insoddisfazione in Italia.
Secondo la nota della Farnesina, l’Ambasciatore Kessler ha confermato che le autorità federali svizzere considerano tali misure incompatibili con gli obblighi derivanti dall’accordo e ha assicurato che avrebbe tempestivamente informato le sue autorità sul crescente rilievo della questione per l’Italia e sulle aspettative di una sua rapida soluzione.
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