Migranti, polemiche e discussioni in consiglio comunale

Discussioni, polemiche e cartelli in consiglio comunale in occasione della presentazione del progetto di accoglienza dei migranti in una casa del primo cittadino Silvio Aimetti. Presenti militanti della Lega Nord e di Orizzonte Ideale

“Aiuto, arrivano i migranti!”. Leghisti e militanti di Orizzonte ideale si sono riuniti nella sala consiliare di Comerio per contestare il sindaco Silvio Aimetti, che ha deciso, insieme alla sua giunta, di accogliere 5 profughi all’interno di un progetto in collaborazione con la Cooperativa Lotta contro l’emarginazione che gestisce l’emergenza in accordo con la Prefettura di Varese.

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Il sindaco ha presentato l’argomento, non senza una velata polemica nei confronti dei mass media (da lui contattati, per la cronaca), a suo dire troppo esagerati nell’aver presentato la vicenda di Comerio come eccezionale.

In sostanza, nello scorso weekend, il primo cittadino ha inviato una nota alla stampa per spiegare il contenuto del progetto di accoglienza: una casa di proprietà di Aimetti verrà messa a disposizione dei migranti (5), con la possibilità di usare la manodopera dei profughi per opere di volontariato e di usufruire degli introiti derivanti dalla locazione per aiutare cittadini del paese disoccupati o in seria difficoltà economica. Un’idea nata dalla richiesta del Prefetto di Varese Giorgio Zanzi.

«La disponibilità è stata immediata, a fronte di piccolo numero di migranti che possano essere ospitati per un breve periodo di tempo – ha spiegato Aimetti ad inizio seduta -. A Comerio ci sono immobili comunali, ma non volevamo usarli per immigrati, ma per italiani residenti. Abbiamo deciso di trovare un’altra strada: di impiegarli in attività di volontariato, e io rendo disponibile un alloggio di mia proprietà, con parte del denaro che arriva dal ministero destinato a supportare disoccupati o persone in difficoltà che a Comerio non sono tanti, ma ci sono. Abbiamo attivato i contatti con la cooperativa che ha vinto bando di gara della Prefettura, loro hanno dato la disponibilità, poi abbiamo aderito alla richiesta e presentato la proposta. Abbiamo quindi avvisato il Prefetto, ma anche la parrocchia, la preside della scuola, i vicini di casa (l’appartamento è in via Sacconaghi) per spiegare l’intenzione dell’amministrazione comunale. Siamo convinti che il progetto sia funzionale e possa creare una rete solidale importante, utile ad una comunità da sempre sensibile alle persone che soffrono. Un progetto a costo zero per i comeriesi. Non vogliamo ascoltare le sirene della paura, ma affermare valori di solidarietà, accoglienza e speranza verso tutte le persone in difficoltà». Aimetti ha poi letto una nota condivisa da giunta e maggioranza, non controfirmata dall’opposizione, nella quale si ribadiscono i punti sopra esposti.

Contrario il capogruppo della minoranza Paolo Costa, che ha mosso critiche nella forma e nella sostanza: «Abbiamo appreso la notizia da un sito internet (VareseNews, ndr) e la cosa non ci è piaciuta. Comerio ha un bilancio in difficoltà, le tasse aumentano (argomenti smentiti dal sindaco). Vogliamo sapere con certezza i termini dell’accordo: per quanto tempo restano qui, quanti sono, cosa faranno, chi aiuteremo, in quali strutture andranno i migranti, chi si occuperà di loro, in che condizione sono, chi li accompagnerà, chi è il responsabile del progetto, quanti sono i disoccupati a Comerio. Voglio che si entri nel dettaglio delle cose, per capire se ci sono le garanzie. Il problema è che il sindaco ha dato un suo appartamento ai profughi, c’è confusione in questo. Avrei coinvolto i paesi vicini per fare una cosa più condivisa. E poi il bene si fa ma non si mette in piazza. Spero si torni a parlare dei problemi di Comerio. Non dico che sono a favore o contro l’aiuto ai migranti, ma credo che il tema vada affrontato con le pinze».

Aimetti ha risposto piccato soprattutto per la parola “problema” usata da Costa in relazione alla messa a disposizione della casa per i migranti da parte del sindaco: «Ci ho messo la faccia, mi sono messo a disposizione a fronte di una richiesta di un’istituzione come il Prefetto, senza danneggiare i comeriesi che non spenderanno una lira. Non devo rendere conto a nessuno per il bene che ho fatto nella mia vita».

Oltre a sindaco e capo dell’opposizione sono intervenuti anche il consigliere comunale leghista Rudy Durante che dopo alcune critiche abbastanza confuse all’amministrazione comunale ha esposto un cartello con la scritta “Prima i comeriensi” (con evidente errore grammaticale che ha suscitato ironia e risate anche da parte del pubblico in sala) prima di lasciare l’aula insieme all’altro consigliere del Carroccio Molinari, e il consigliere di maggioranza Lorenzo Bellorini, che ha con calore manifestato la propria distanza dai partiti e la propria volontà di essere giudicato senza pregiudizi e senza preconcetti.

Presenti in sala con cartelli in aperta polemica col sindaco Aimetti anche alcuni esponenti della Lega Nord e di Orizzonte Ideale, una decina scarsa di persone in tutto. L’assessore di Varese Riccardo Santinon, il consigliere comunale di Varese Giacomo Cosentino e il consigliere provinciale Piero Galparoli hanno prima ironizzato suggerendo di «dare a Comerio anche i profughi di Varese visto che il sindaco ha tanti appartamenti». I tre esponenti varesini dell’associazione politica di destra hanno poi spiegato: «Se Aimetti vuol fare la carità poteva farla a qualche italiano. Con questa apertura il messaggio politico è pericoloso, apriamo le case ai profughi senza certezze e per gli italiani cosa si fa? Senza una politica nazionale ed europea seria, il problema non si risolve. Le difficoltà in Italia sono gravi, abbiamo già dato».

Per la Lega Nord presente Marco Bordonaro: «Non c’era una famiglia bisognosa di Comerio? La carità si fa senza pubblicità, questa iniziativa invece puzza di pubblicità e crea un precedente inquietante, un segnale pericoloso per chi vede in questa Italia un’accoglienza senza controllo. Prima bisognava pensare ai comeriesi, non so se tutelando i migranti si fa anche il bene dei cittadini di Comerio».

Tra il pubblico, oltre ad un militante della Lega Nord con maglietta “Stop invasione” preoccupato per le ragazze e le donne di Comerio minacciate dall’arrivo dei giovani migranti africani, anche Giannino Pozzi, capogruppo di maggioranza di Casciago, comune vicino, ma su posizioni diverse in relazione all’accoglienza di profughi e migranti: «Mi sembra un’operazione pubblicitaria, il sindaco di Comerio vuole farsi largo. A Casciago l’indisponibilità ad accogliere migranti è confermata, salvo che ci sia un progetto chiaro e complessivo a livello nazionale che al momento non c’è».

 Se ne ripartirà a settembre, quando potrebbe essere convocato un consiglio comunale ad hoc sull’argomento migranti, che arriveranno in paese verso la metà di agosto.

Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Luglio 2015
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  1. Avatar
    Scritto da pasmik

    Voglio esprimere la mia piena solidarietà alla lodevole iniziativa del Sindaco Aimetti. Incuriosito dalla vicenda apparsa sui mass-media locali nei giorni scorsi, da non cittadino di Comerio, ho voluto presenziare alla seduta del consiglio comunale di ieri sera. Persone come Aimetti , sono ormai merce rara, in un paese in cui la paura dello straniero, ad arte strumentalizzata, ha preso il sopravvento sui sentimenti di solidarietà vs il prossimo, che da sempre hanno contraddistinti il ns popolo.

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