Un “grande fratello” per controllare i fiumi lombardi
La giunta regionale ha dato il via libera al sistema per monitorare in diretta tutti i corsi d'acqua legati alla produzione idroelettrica. Un sistema che permetterà di salvaguardare il deflusso minimo vitale dei fiumi
Sarà una specie di Grande Fratello quello che da qui a qualche mese vigilerà su fiumi e canali lombardi. La Giunta regionale lombarda ha infatti approvato le specifiche tecniche e le procedure relative alla misurazione e al monitoraggio telematico in continuo del deflusso minimo vitale, il cosiddetto DMV, connesso agli approvvigionamenti di fiumi e torrenti legati alle centrali idroelettriche. Il deflusso minimo vitale altro non è che la quota minima di acqua che deve essere garantita ad un corso d’acqua per garantire la naturale integrità ecologica
«Andiamo a dare attuazione alla legge regionale del 2013 che ne fissava il principio – spiega l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Maria Terzi- e con la delibera attuale vengono in sostanza date le indicazioni operative ai gestori per come attuare la prescrizione normativa di misurazione in continuo del DMV su tutti gli impianti idroelettrici esistenti».
Nascerà così un nuovo database dal momento che «i gestori delle derivazioni ora misureranno di continuo il flusso per poi teletrasmetterlo in tempo reale ad Arpa» e così con i dati raccolti «ci sarà dunque possibile verificare da lontano il rispetto del rilascio del deflusso minimo vitale», spiega Terzi. Una soluzione che consentirà non solo maggiori e più puntuali controlli, ma soprattutto «garantirà nei corsi d’acqua la continuità idrica e la conservazione e salvaguardia delle specie naturali e dell’ecosistema fluviale». La certezza dell’assessore è che «ora grazie a questo monitoraggio costante e preciso sarà più difficile commettere anomalie e illeciti».
Una vicenda che interesserà da vicino anche il Ticino, fiume per il quale dall’anno scorso è in corso una battaglia sul livello da mantenere durante la stagione estiva e dal quale parte un fitto reticolo di canali per campi e centrali idroelettriche
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