Boato a Varese: l’assolo di Nibali vale la Tre Valli

Strepitoso Vincenzo Nibali, strepitosa Astana, strepitosa Tre Valli Varesine. La “Binda” ha servito il cocktail più gustoso possibile per la 95a edizione della classica di casa nostra, una gara bellissima e combattuta, vinta con grande autorità dall’uomo più atteso, lo Squalo dello Stretto, capace di azzannare i rivali e di arrivare da solo a braccia alzate sotto il traguardo di via Sacco. Il tutto con addosso la maglia di campione d’Italia (foto Mastrillo/Varesenews), per completare l’opera.

Nibali e la sua squadra, l’Astana, erano i grandi favoriti e non hanno tradito le attese: «Io non ho mai vinto la Tre Valli da corridore, per questo vorrei che la conquistasse un mio uomo» ci aveva confessato prima della partenza il nostro Stefano Zanini, direttore sportivo della formazione kazaka. E Zazà ha saputo spiegarsi bene con i suoi: l’Astana è stata messa alla frusta dai rivali, in particolare dalla Francaise des Jeux, che mandando in fuga l’ottimo Jeannesson ha costretto Nibali e i suoi ad inseguire a tutta. Ma al momento decisivo il siciliano, ben spalleggiato da Aru – gregario extra lusso – non ha tradito. Davanti sono rimasti tutti i migliori, segno che la “Binda” ha azzeccato il percorso: dalla scrematura sono emersi i vari Rebellin, Cunego, Schleck, Pinot, Nizzolo e via discorrendo, quello cioé capaci di attaccare – e non di attaccarsi – anche alla soglia dei 200 chilometri.

A quel punto però Nibali ha dimostrato di essere il migliore tra i migliori: prima la richiesta di un ultimo sforzo ad Aru e Cataldo, poi il primo colpo di fucile per ferire i rivali e far venire allo scoperto quelli con gambe buone, poi la cannonata finale che gli ha dato 10” di vantaggio sul suo terreno, la salita, portati in dote fino al traguardo. Con buona pace del sorprendente russo Firsanov, secondo, di Nizzolo che ha completato il podio, di Ponzi e Felline arrivati immediatamente di rincalco: tre azzurri del Mondiale tra i primi cinque, orgoglio italiano in una delle grandi corse di casa nostra.

LA CORSA – La Tre Valli 2015 è risultata una gara velocissima, che ha frantumato le tabelle orarie stilate alla vigilia, ed è stata combattuta fin dalle prime pedalate. Nel primo gruppo all’attacco, 17 corridori, si è subito visto un big come il francese Pinot, tanto per fare un esempio, e così anche le prime salite (Gemonio-Orino e Sasso di Gavirate) sono state affrontate ad andatura sostenuta per evitare che una fuga nata un po’ così prendesse troppo vantaggio. L’azione più importante però è stata animata dal francese Arnold Jeannesson (foto in basso: Mastrillo/Varesenews), scudiero di Pinot nella FdJ: scappato poco dopo l’arrivo in città, è andato in fuga prima da solo e poi insieme all’attaccante nato Pirazzi. Quando il laziale ha finito la benzina, il transalpino ha proseguito ancora per un pezzo costringendo l’Astana prima e la CCC di Rebellin poi a spremersi per ricucire lo strappo. L’altro a provarci seriamente nel finale è stato il pistoiese Andrea Fedi (Southeast) che per un po’ ha sperato nel colpaccio, ma i migliori erano ormai in agguato. Nel corso dell’ultimo giro si è decisa la Tre Valli: Nibali ha messo i suoi davanti e ha dato un primo strattone sotto Bobbiate ma ha trovato la risposta dei rivali con Nizzolo sulle ruote, favorito in caso di volata. Lo Squalo allora ha rilanciato e a quel punto la sua classe e le sue gambe da passista scalatore hanno fatto la differenza consentendogli di arrivare in via Sacco da solo, a prendersi il boato di tutto il pubblico di Varese. La Tre Valli di Bartali, Coppi, Merckx, Moser e Saronni ha un altro campionissimo nel suo libro d’oro.

LA GENTE – La città chiusa che ha sollevato polemiche nei giorni scorsi si è rivelata invece una Varese accogliente e presa d’assalto dagli appassionati ma anche di tanti curiosi e abitanti scesi in strada a incitare i corridori. La salita “mundial” del Montello ha regalato un colpo d’occhio variopinto, caldo e numerosissimo, ma anche il resto del percorso (da Bobbiate e Casbeno a, addirittura, Masnago dove gli atleti sfrecciavano rapidissimi, per non parlare dell’arrivo) ha accolto frotte di persone che non si sono fatte mancare l’emozione di vedere da vicino Nibali e soci. La “Binda” e il Comune hanno avuto ragione.

95a Tre Valli Varesine
Busto Arsizio – Varese, 198 Km.
Ordine di arrivo: 1) Vincenzo NIBALI (Ita – Astana) in 4h44’09” (media 43,076); 2) Sergey Firsanov (Rus – Rusvelo) a 8”; 3) Giacomo Nizzolo (Ita – Trek) s.t.; 4) Simone Ponzi (Ita – Southeast) s.t.; 5) Fabio Felline (Ita-Trek) s.t.; 6) Sabaragli (Ita); 7) Elissonde (Fra); 8) Cunego (Ita); 9) Parrinello (Ita); 10) Gavazzi (Ita); 11) Rebellin; 12 Pinot; 30) Schleck a 3’31”; 32) Aru s.t.; 39) Ravasi a 5’14”; 54) Chirico a 6’57”. Arrivati: 67.