Primarie low cost, tetto di 5mila euro per ogni candidato

Saranno primarie low cost, quelle del centrosinistra a Varese. Il regolamento prevede infatti che ogni candidato potrà spendere, al massimo, 5mila euro per tutte le iniziative di propaganda elettorale. Compreso manifesti, affitti, internet e pubblicità. Una scelta di sobrietà che dovranno accettare tutti i candidati e che sottolinea come il Pd voglia evitare polemiche su eventuali sproporzioni di risorse.

I 4 candidati alla griglia di partenza (Daniele Zanzi, Daniele Marantelli, Davide Galimberti, Dino De Simone)  stanno ormai perfezionando le proprie iniziative, mentre è in dubbio la partecipazione del quinto candidato, Francesco Spatola, ex dirigente comunale che però sta facendo fatica a raccogliere il primo step di firme.

Ieri c’è stato qualche accenno polemico su internet ma in sostanza nulla di serio.

Nel centrodestra invece si fa pretattica. Il nome più importante finora uscito è quello di Matteo Bianchi, il segretario provinciale della Lega Nord, attualmente sindaco a Morazzone. La sua candidatura è un’ipotesi reale, unico neo il fatto che dovrebbe abbandonare il mandato a Morazzone a soli tre anni dall’elezione.  Il dibattito tuttavia continua. La Lega ha sottoscritto un patto con Fratelli d’Italia e Movimento libero, partiti che entrano nell’orbita del carroccio e con i quali il segretario Marco Pinti andrà a trattare l’alleanza con Forza Italia.

A Gallarate il centrosinistra ricandiderà il sindaco uscente Edoardo Guenzani. A Busto Arsizio non è stato deciso ma le primarie, per ora, non sono in agenda.