I bambini di seconda cercano una maestra di italiano
Mancano sia l'insegnante che la supplente e nessuno in graduatoria ha accettato l'incarico. I genitori chiedono che si trovi presto una soluzione
I bambini di seconda, della scuola primaria di Corgeno, cercano una maestra di italiano. È passato più di un mese dal suono della prima campanella ma per questi piccoli alunni una delle cattedre più importanti è rimasta vuota. A segnalare il problema, che riguarda anche le terze (A e B) della scuola primaria di Cimbro, sono i rappresentanti delle classi coinvolte in un antipatico “intoppo” burocratico.
«A Corgeno – spiegano i genitori – manca un insegnante che dovrebbe fare come materia italiano, a Cimbro matematica e altre materie come musica. La supplente che a settembre ha accettato il posto è però in maternità e quindi non abbiamo avuto il piacere di incontrarla. Scorrendo le liste delle graduatorie, nessuna insegnante si è dichiarata disponibile a questo incarico. Ora queste liste sono terminate. Si attendono altre graduatorie ma non si sa per che data, si è già in ritardo di 2 settimane». Una sostituzione vera e propria sembra dunque non essere possibile. Quella che è stata individuata finora è una soluzione “tampone” ossia la nomina di una supplente (fuori graduatoria) della supplente.
I rappresentanti dei genitori spiegano che la preside si sta muovendo secondo le norme previste in questi casi, hanno coinvolto il sindaco di Vergiate e hanno riassunto la vicenda in una lettera che è stata inviata alla dirigente e sarà inoltrata anche all’Ufficio scolastico provinciale: «Vogliamo sottolineare l’enorme disagio vissuto sia dai nostri bambini che dalle maestre che cercano di fare tutto il possibile per portare avanti il Programma formativo. Questa carenza nel personale sta non solo minando l’insegnamento delle materie dell’insegnante mancante, ma anche destabilizzando i nostri piccoli studenti che non riescono a capire chi sia il loro riferimento per queste materie. Vero che le insegnanti presenti nel plesso stanno coprendo le ore buche, ma questa soluzione non può più andare avanti perché non è possibile sviluppare la conoscenza di queste materie in modo costruttivo con referenti che cambiano continuamente. Ci rendiamo conto della difficoltà del sistema scuola e delle implicazioni che tale sistema porta, ma vorremmo avere delle risposte concrete sul fatto che a breve la situazione verrà risolta con l’individuazione di una o più persone che coprano questo ruolo così importante per i nostri bambini».
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