Lettere dal fronte per celebrare la battaglia del San Martino
Settantadue anni fa le armi spararono in Valcuvia per uno dei primi atti di ribellione per la Libertà. Domenica la ricorrenza

L’alzabandiera, domenica prossima, si terrà alle 9.30. Perché era giusto il 15 novembre 1943 quando venne combattuta una delle prime battaglie della storia della Resistenza italiana, proprio sul San Martino, fra Duno, Cassano Valcuvia, e Mesenzana.
72 gli anniversari dallo scontro per il quale si terranno una messa, alle 10 alla chiesa parrocchiale SS Ippolito e Cassiano e alle 11 una celebrazione civile con interventi delle più alte cariche amministrative locali.
Alle 11.30 si terrà una lettura di “Lettere al fronte” a cura dei ragazzi dell’Istituto comprensivo “Bernardino Luini” di Luino partecipanti al Concorso di scrittura creativa “1915-18: una lettera da casa”.
Inoltre avverrà la lettura di lettere dei condannati a morte della Resistenza a cura del Teatro Periferico di Cassano Valcuvia.
La commemorazione sarà a cura di Giorgio Roncari, studioso di storia locale. Accompagna al violino Niccolò Minonzio del L.Musicale Manzoni di Varese.
L’ammainabandiera è prevista per le ore 12.00 e sarà presente la Filarmonica cuviese; cerimoniere: Guido Calori.
La giornata è stata presentata questa mattina a Villa Recalcati: «Quest’anno la celebrazione avviene proprio nel giorno in cui si combatté la battaglia sul San Martino e durante la commemorazione abbiamo coinvolto anche i ragazzi dell’Istituto comprensivo Luini che hanno lavorato sulla Seconda Guerra Mondiale. Gli studenti cureranno anche la lettura di alcune lettere scritte da partigiani o semplici cittadini condannati a morte e le letture saranno accompagnate dalla musica di un giovane violinista, allievo del Liceo musicale Manzoni di Varese» ha spiegato Alberto Tognola, Consigliere provinciale alla Cultura.
Un evento importante, quello della celebrazione della battaglia, perché permette di ascoltare le parole di chi ha combattuto per la libertà, parole a volte pronunciate anche prima di trovare la morte per via del fuoco nazifascista.
Ester Maria De Tomasi, figlia del partigiano De Tomasi che ha combattuto la battaglia ha difatti affermato che «Chi parteciperà alla commemorazione e ascolterà la lettura delle lettere rimarrà colpito dal fatto che dagli scritti non emerge mai il desiderio di vendetta, ma piuttosto la voglia di conquistare la libertà».
Non è l’unica manifestazione in programma in valle per celebrare la battaglia: in contemporanea vi sarà anche la rievocazione con costumi d’epoca di entrambe le fazioni a Mesenzana.
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