Milano, capolavori in mostra a Palazzo reale

“Da Raffaello a Schiele”, “Giotto e l’Italia”, “La grande madre”, “Mito e natura dalla Grecia a Pompei”: questa la grande rassegna firmata dalla reggia milanese

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Una sequenza di capolavori assoluti quelli esibiti in una delle piazze più celebri d’Italia, quella del Duomo di Milano, a Palazzo Reale.

Si tratta di una serie di esposizioni uniche nel loro genere che raccolgono opere provenienti dai più prestigiosi musei del mondo e non sempre accessibili al grande pubblico.

Da Raffaello a Schiele” è il primo viaggio proposto: articolato ed entusiasmante va a ricalcare le orme medioevali sino a quelle novecentesche.

È solo una delle quattro esposizioni in programma, ma si potrebbe aggiungere da Tintoretto a Durer, da Rubens, a Goya, da Manet, a Cezanne sino ad arrivare a Gauguin.

Questi ed altri ancora i grandi big dell’arte, protagonisti della kermesse attiva dal 17 settembre fino al 7 febbraio. 76 i “lavori” che in occasione dell’Esposizione Universale 2015 hanno abbandonato il Museo delle Belle Arti di Budapest per approdare nello storica corte milanese ed essere visitati.

È avviata, perché partita il 2 settembre scorso, la mostra “Giotto e l’Italia” che sarà aperta fino al 10 gennaio 2016. Tredici i capolavori dell’artista fiorentino – considerato padre dell’arte moderna – esposti a Palazzo.

Tuttavia quello di Giotto a Milano non è un arrivo bensì un ritorno: l’artista prima della sua morte calcò le strade del capoluogo lombardo in qualità di affrescatore alla Corte di Azzone Visconti a Palazzo Ducale.

Da Giotto all’iconografia della maternità: dalle Avanguardie a oggi. E’ infatti “La grande madre” il titolo della mostra di oltre 2.000 metri quadrati in allestimento ancora per pochi giorni, fino a domenica 15 novembre, al piano nobile di Palazzo Reale.

Perché il tema della madre? Perché la figura materna è metafora della creatività, archetipo e immagine primordiale, uno stereotipo profondamente legato nella nostra Italia – ma anche a tutti i paesi del Mediterraneo – al principio di famiglia matriarcale.

“In bilico fra tradizione ed emancipazione, vedremo opere di artiste come Sophie Taeuber-Arp, Frida Kahlo, Dora Maar, Maria Maiolino, Yoko Ono e Cindy Sherman. Lavori che spaziano dal Futurismo al Dadaismo, dal Surrealismo all’arte del femminismo, accostati a opere provenienti dal mondo del cinema e della letteratura” ha confermato il sito ufficiale.

Un ultimo tuffo nel passato ce lo fa fare la rassegna firmata “Mito e natura dalla Grecia a Pompei”. Una lunga carrellata tra personaggi mitologici, panorami, vedute marine iniziata il 31 luglio e che vedrà il suo termine il 10 gennaio 2016. Si tratta di una brillante esposizione che mette al centro il mondo classico, spiegando come nel corso dei secoli sia mutato ed evoluto il rapporto tra uomo e natura.

Davvero i greci e gli antichi in generale rimangono degli alieni nonostante secoli di studi su di loro. Rimangono alieni del disincanto, della serenità, della misura. Questa splendida mostra milanese ci fa almeno intuire perché tali siano e tali restino” così cita il poeta Alberto Giovanni Biuso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Novembre 2015
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