Colpo in pellicceria: se ne va il bottino in zibellini e visoni

Sapevano cosa prendere, hanno agito indisturbati e in fretta, nel giro di pochi minuti alle tre di notte.

L’auto su cui viaggiavano i ladri che hanno messo a segno il colpo alla “Nuova Varese Pellicce” di Cunardo è stata utilizzata sia come mezzo di avvicinamento e di fuga, sia come “officina mobile” con a bordo tutti gli attrezzi con cui sfondare le vetrine dell’ingresso principale, forzare i serramenti e mettere a segno un colpo con bottino ingente.

Una volta dentro i ladri hanno operato nel giro di pochissimo tempo, come confermano dall’attività di via Baraggia, praticamente sullo “stradone” che dalla rotatoria principale del paese porta verso la statale della Valganna.

«I danni? Oltre a quelli prodotti dallo sfondamento dell’ingresso e della clèr, c’è il valore dei capi, che stiamo ancora quantificando, ma si parla di almeno 150 mila euro», dice una delle socie dell’attività aperta da cinque anni: vendita al pubblico verso la strada, e produzione nel laboratorio che dà sul retro, dove però i malviventi non hanno avuto il tempo di arrivare.

L’auto su cui viaggiavano i balordi ha fatto irruzione sulle aiuole che costeggiano il negozio, si è avvicinata, per poi far entrare in azione i responsabili della spaccata.

A questo punto l’allarme ha incominciato a suonare, scandendo il tempo del furto.

«Ci siamo accorti che sapevano perfettamente cosa rubare perché sono stati scelte pellicce di zibellino, cincillà, visone – dicono dal negozio – e hanno lasciato i capi di minore valore».
È la prima volta che questa attività subisce un furto di questa entità.

I carabinieri della compagnia di Luino, che stanno indagando sulla vicenda hanno quantificato in novanta i capi rubati.

Le indagini sono condotte dai carabinieri della Stazione di Marchirolo e del Nucleo Operativo e Radiomobile luinese.