Oltre cento aspiranti imprenditori per il bando “Startupper”

Il progetto della Camera di Commercio è riservato alle nuove imprese giovanili, femminili, sociali, innovative o di immigrati.

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«Si – può – fare». Giacomo Mazzarino, dirigente della Camera di Commercio di Varese, ha usato la frase del celebre film  Frankenstein Junior di Mel Brooks per convincere gli oltre cento aspiranti imprenditori, intervenuti alla presentazione del bando Startupper, che valeva la pena rimanere. Il messaggio deve essere arrivato, perché la maggior parte dei presenti è rimasta ad ascoltare fino alla fine, nonostante la seconda frase pronunciata da Mazzarino suonasse così: «Non ci sono soldi, ma ai progetti selezionati verranno forniti una serie di servizi necessari per avviare l’impresa e formazione per un totale di 108 ore».

Il bando, riservato alle nuove imprese giovanili, femminili, sociali, innovative o di immigrati e finanziato nell’ambito del fondo di perequazione 2014 di Unioncamerepuò contare sull’esperienza consolidata dell’ente camerale. Basti ricordare il successo dei precedenti bandi  “Saturno” e “Start” e le 26 startup generate. Non tutti arriveranno in fondo a Startupper ma quelli che  a maggio saranno pronti per dar vita alla loro nuova creatura lo faranno con una consapevolezza diversa. Spesso le nuove imprese muoiono perché i neoimprenditori non hanno competenze specifiche ed esperienza sufficiente nella gestione dell’azienda proprio nella fase di avvio. I dati, in questo senso parlano chiaro. Tra  le nuove imprese quelle costituite da giovani hanno il più alto tasso di mortalità che però si abbatte del 50% per quelle che hanno predisposto un business plan coerente.

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(foto sopra: lo staff che coordina il bando Startupper)

«La struttura del bando è a imbuto – ha  spiegato Lanfranco Scippa del Punto nuova impresa-. Nei prossimi giorni ci sarà una prima fase di sensibilizzazione e informazione e poi, a febbraio, si partirà con l’orientamento, la formazione per il business plan, la valutazione di fattibilità del progetto, l’accompagnamento per l’accesso al credito e la finanziabilità e infine il supporto allo start up».

Moltissime le donne presenti in sala, tendenza che, secondo l’Ufficio studi e statistica della Camera di Commercio di Varese, è in atto da qualche anno. Nel 2015  le nuove imprese al femminile sono state 900, il 26% del totale, in crescita rispetto al 24% di tre anni fa. In aumento anche quelle create da stranieri, 650 (19,7%) contro le 647 nate nello stesso periodo del 2012. Quelle giovanili poi sono 1.026 e pesano per il 31% rispetto al 34% di tre anni or sono.

Un punto molto importante, ribadito dai relatori e sollecitato dalle domande degli aspiranti imprenditori, riguardava la partecipazione al bando che è preclusa a coloro che hanno già dato vita alla loro impresa prima del percorso formativo.

Per candidarsi al progetto basta inviare una mail all’indirizzo pni@va.camcom.it allegando la scheda d’iscrizione al colloquio orientativo e il questionario sull’idea imprenditoriale; entrambi sono disponibili online sul sito della Camera di Commercio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Gennaio 2016
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