Fatta la piazza, ora facciamola vivere

Il progetto del piccolo spazio a Cedrate ha richiesto anni. Ora dai cedratesi parte l'idea di valorizzarla riscoprendola come centro del quartiere

Cedrate

E ora che dopo anni la piazza è finita, facciamola vivere. È più o meno il messaggio lanciato da un gruppetto di cedratesi: appena completato l’intervento di realizzazione della piazza, durato anni tra mille problemi burocratici e legati alla crisi economica, già domenica sera si è tenuto un mini-evento, convocato in modo spontaneo. Chitarre e canzoni nel piccolo spazio pedonale creato a fianco della chiesa, per animare un po’ la fine della domenica.

“Per tornare alla normalità il cittadino si deve rimpossessare positivamente della città, uscendo da casa” spiega uno dei promotori del piccolo appuntamento. “Occorre trasmettere agli altri positività e sono certo che si creerà un contagio vincente”. Mercatini, esposizioni curate dalle scuole del quartiere, giocolieri, magari persino una partita a scacchi sulla scacchiera “gigante” creata sulla piazzetta: sono alcune delle proposte avanzate per far vivere il piccolo spazio.E poi c’è un altro punto che muove i residenti della zona: evitare che il piccolo spazio possa diventare vittima di incuria e degrado, come altre zone spesso segnalate (ne avevamo parlato qui). In questo senso, si vuole qui anticipare un po’ il percorso che il Comune sta invece progettando per Piazza Risorgimento, dove è previsto un intervento per tentare di risolvere i problemi esistenti (vedi qui e qui).

Cedrate è anche un bell’esempio di partecipazione: la realizzazione dello spazio – che è durata anni e ha visto numerose polemiche – è stata nell’ultima fase accompagnata da una fase di consultazione con il comitato Cedrate Insieme (anche se alcuni suggerimenti arrivano dai cittadini ancora in questi giorni, a cantiere concluso).

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 01 Febbraio 2016
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