Il nuovo accordo regionale sull’apprendistato “ricompone” il sindacato
Umberto Colombo (Cgil) e Antonio Massafra (Uil) presentano il contratto sull'apprendistato firmato a livello regionale che sostituisce quello provinciale

«Vogliamo ringraziare i nostri colleghi del regionale che nonostante quanto è successo a Varese hanno sottoscritto questo accordo interconfederale sull’apprendistato. Noi abbiamo preferito la ragionevolezza alla fretta, altro che riti stanchi, quelli li facevano i pagani». Anche se dicono di no, Umberto Colombo e Antonio Massafra, segretari provinciali di Cgil e Uil, qualche sassolino dalla scarpa se lo vogliono togliere. I destinatari del messaggio sono il segretario provinciale della Cisl, Gerardo Larghi, i vertici di Confartigianato imprese Varese e quelli di Uniascom, che solo un mese fa avevano firmato un’intesa provinciale sull’apprendistato. «Finora, siamo stati zitti – sottolinea Colombo – ma quell’accordo fu volutamente isolato, perché non solo tagliava fuori Cgil e Uil, ma anche tutte le altre associazioni di categoria del mondo artigiano a partire da Cna fino a Casartigiani Lombardia passando per Claai. Con quella fuga in avanti non solo si è mistificata la realtà, perché c’erano dei tempi tecnici da rispettare, ma si è creata una confusione molto dannosa».
Nel nuovo accordo regionale sono ricomprese tutte le sigle, ma rimane aperto il nodo dei commercianti, categoria non ricompresa nell’articolo 1 dell’accordo regionale appena siglato che parla di «intesa applicabile ai lavoratori delle organizzazioni sottoscrittrici». Secondo Massafra e Colombo, la vera anomalia stava nell’accordo provinciale che includeva i commercianti che fanno riferimento a un diverso contratto collettivo nazionale.

L’intesa raggiunta sull’apprendistato prevede molte novità soprattutto sul piano retributivo. Per i contratti che hanno una durata di tre anni, l’apprendista percepirà il 60% della retribuzione il primo anno, il 65% il secondo e il 75% il terzo, l’80% se il contratto ha una durata di quattro anni n tutti i casi, sarà integrata dall’Elba, l’ente bilaterale dell’artigianato, che riconosce all’impresa e al lavoratore un contributo. È prevista la tredicesima , il tutor e la realizzazione di un piano formativo individuale e l’assunzione a tempo indeterminato alla fine del terzo anno, durata massima del contratto (il periodo di prova è di tre mesi e la durata minima del contratto è di sei mesi). Potranno essere assunti con il contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale giovani che hanno compiuto quindici anni fino ai venticinque.
A questo punto l’accordo provinciale sottoscritto a suo tempo da Cisl, Confartigianato e Ascom, decade e viene sostituito da quello regionale. «Nonostante quanto accaduto – concludono i segretari di Cgil e Uil – noi continueremo con le attività unitarie. L’accordo regionale è migliorativo e soprattutto coinvolge tutte le parti interessate, saldando così una brutta frattura. Per quanto riguarda l’ente bilaterale il nuovo accordo ne ribadisce il ruolo fondamentale».
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