Il Comitato civico chiede i semafori a chiamata per i pedoni
Il Comitato civico "Partecipazione Comune" interviene nel dibattito sulla sicurezza stradale, acceso in questi giorni dai lavori per lo spartitraffico in piazza Bossi
Il Comitato civico “Partecipazione Comune” interviene nel dibattito sulla sicurezza stradale a Porto Ceresio che in questi giorni si è fatto molto acceso in paese, a seguito dell’avvio dei lavori per lo spartitraffico in piazza Bossi.
“Pur rispettando la scelta della Amministrazione Comunale di dare corso alla costruzione di uno spartitraffico in Piazza Bossi non la ritieniamo un’opera prioritaria, è molto discutibile e censurabile rispetto alla allocazione delle risorse comunali destinate alla sicurezza stradale solo per la Piazza Bossi – scrivono Virgilio Benzi, Roberto Di Bella e Rocco Monteleone – Il buon senso comune chiederebbe che venisse elimonata l’insicurezza per i pedoni in tutto il centro del paese, il che rende evidente che altri sono gli interventi che avrebbero dovuto avere la precedenza”.
Secondo il Comitato, il traffico che gravita su Porto è aumentato in questi anni: “Secondo i dati del traffico rilevati dall’Anas nel 2010, Porto Ceresio ha un passaggio giornaliero medio annuale di 4.400 veicoli, di cui 3.342 diurni e 1.099 notturni. Nel prossimo censimento Anas previsto questa primavera si vedrà che il traffico automobilistico è in crescita anche a seguito della nuovo tratto della SS 344 Induno Olona –Bisuschio”.
“Negli ultimi anni in tutti i Comuni della Valceresio attraversati dalla Ss 344 e dalla SP 61 sono stati installati nei punti di maggior passaggio dei pedoni, i semafori a chiamata pedonale, che obbligano gli autoveicoli a diminuire la velocità -prosegue il documento scritto dal Comitato – Anche perché se ora Induno Olona, Arcisate e Bisuschio con la nuova tangenzialehanno deviato dai centri il transito dei mezzi pesanti, per Porto Ceresio questo non sarà possibile. La proposta che come Comitato Civico rivolgiamo all’attuale e alla prossima Amministrazione Comunale è che siano installati anche a Porto Ceresio i semafori a chiamata pedonale nei punti di passaggio più necessari per i cittadini e, ci riferiamo alla uscita dalla chiesa e dall’oratorio, dalla farmacia, dall’asilo, all’imbarcadero e al cimitero. I 49.000 euro destinati per lo spartitraffico in Piazza Bossi avrebbero consentito di posizionare la metà dei semafori a chiamata pedonale necessari per il paese”.
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