“Il dolore in ginecologia e ostetricia non va più sottovalutato”
Oltre 170 partecipanti al convegno organizzato dal Direttore del reparto di ginecologia e ostetrica al Del Ponte dedicato al dolore e alle nuove possibilità di capirne i motivi

A Villa Cagnola a Gazzada, si è svolto un congresso dal titolo “Il dolore in Ginecologia e Ostetricia” organizzato dal professor Fabio Ghezzi, Direttore del reparto di Ginecologia e Ostetricia e neo-presidente della Società Italiana di Chirurgia Ginecologica, che ha patrocinato l’evento.
La giornata di studio si è articolata in due momenti, la mattina dedicata al dolore in ambito ginecologico e il pomeriggio indirizzato al dolore associato alla gravidanza, al parto e puerperio.
I temi prescelti sono stati trattati da illustri e qualificati relatori provenienti dai più prestigiosi centri della realtà regionale e nazionale.
L’affluenza di specialisti ginecologi, anestesisti, infermiere ed ostetriche, coinvolti trasversalmente nella presa in carico delle donne con dolore, è andata oltre le aspettative, con una presenza di oltre 170 partecipanti.
«Il dolore in ambito ginecologico non può più essere sottovalutato- ha commentato il primario Ghezzi – è molto più complesso di quanto si pensasse in passato ed è necessario un approccio multidisciplinare per capire al meglio i meccanismi legati al dolore e sviluppare terapie mirate. Il panorama della ricerca e della terapia del dolore si sta evolvendo e modificando, soprattutto grazie alle neuroscienze e al progredire del neuro-imaging, che ci consente di “vedere” all’interno del sistema nervoso centrale umano e di comprendere meglio il suo funzionamento.
Si è trattato per tutti di un’importante occasione di riflessione, sia per l’attualità che per il tenore dei contenuti trattati. Sono state affrontate tematiche di grande interesse dal dolore pelvico cronico, al dolore oncologico, a quello postoperatorio o conseguenza dell’utilizzo di materiali protesici.
Nel pomeriggio è avvenuto un confronto particolarmente proficuo fra le esperienze di diversi operatori sanitari coinvolti nel percorso nascita, sulle diverse modalità antalgiche utilizzate durante il travaglio e sull’impatto che la cultura e il contesto hanno sul vissuto della donna relativamente al dolore del parto e alle tecniche per alleviarlo»
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