È iniziato il Ramadan

Durerà fino al 5 luglio. Trenta giorni di grande importanza per i musulmani. Il Ramadan è il mese nel quale si pratica il digiuno e celebra l'annuncio della Rivelazione fatta dall'angelo Gabriele a Maometto

La festa per la fine del Ramadan

È iniziato oggi, lunedì 6 giugno il Ramadan. Durerà fino al 5 luglio. Trenta giorni di grande importanza per i musulmani.

Il Ramadan è il mese nel quale si pratica il digiuno e celebra l’annuncio della Rivelazione fatta dall’angelo Gabriele a Maometto. I musulmani nel mondo sono oltre un miliardo e seicento milioni e in Italia un milione e settecentomila.

COSA E’ IL RAMADAM
Il digiuno costituisce il quarto dei Cinque pilastri dell’Islam. Nel corso del mese di Ramadan i musulmani debbono astenersi – dall’alba al tramonto – dal bere, mangiare, fumare e dal praticare attività sessuali. Particolarmente intensa dev’essere la lotta contro i cattivi pensieri, le cattive azioni, la rabbia:

«Iddio Potente e Glorioso ha detto: “Ogni azione del figlio di Adamo gli appartiene, eccetto il digiuno, che appartiene a Me, ed Io ne do ricompensa; il digiuno è un’armatura, e quando sia giorno di digiuno per uno di voi, non nutra propositi osceni né vociferi, e se qualcuno lo ingiuria o lo combatte, dica: ‘Sto digiunando’; e per Colui nella Cui Mano è l’anima di Muhammad, l’alito cattivo che promana dalla bocca di colui che sta digiunando è migliore davanti a Dio del profumo del muschio. Chi digiuna ha due motivi di cui rallegrarsi: si rallegra quando lo rompe, e si rallegrerà del digiuno fatto quando incontrerà il suo Signore».

Quando tramonta il sole il digiuno viene rotto. La tradizione vuole che si preferisca mangiare un dattero perché così faceva il Profeta. In alternativa si può bere un bicchiere d’acqua.

Dato che il calendario islamico è composto da 354 o 355 giorni (10 o 11 giorni in meno dell’anno solare), il mese di Ramadan di anno in anno cade in un momento differente dell’anno solare, e quindi man mano cade in una stagione diversa.

Il significato spirituale del digiuno è stato analizzato da molti teologi. Si attribuisce ad esempio al digiuno la dote di insegnare all’uomo l’autodisciplina, l’appartenenza a una comunità, la pazienza e l’amore per Dio. Un’altra interpretazione è che il digiuno e l’astinenza sessuale per un mese intero ricordi al praticante le privazioni dei poveri.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Giugno 2016
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