Torna la rassegna dei vini varesini

Dopo il successo dell’anno scorso, arriva la seconda edizione della Rassegna dei vini varesini,  organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Induno Olona in collaborazione con Slow Food Varese, Pro Loco e Associazione Vini Varesini e patrocinata da Provincia di Varese e comunità montana del Piambello.

L’iniziativa, che avrà ancora come cornice la settecentesca villa Porro-Pirelli di Induno Olona,  è stata presentata questa mattina, 1 giugno, a Varese, nelle sale di villa Recalcati. «Stiamo parlando di un settore, quello della produzione vitivinicola provinciale, ancora piccolo ma che sta prendendo sempre più piede nel territorio, e comincia ad avere la sua storia – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Varese Gunnar Vincenzi – La rassegna ha il merito di promuovere la nostra terra e lo sviluppo dei nostri prodotti: per questo motivo l’Ente che amministro ha deciso di concedere il patrocinio».

L’appuntamento è per il 5 giugno, dalle 10 alle 18: nelle sale di villa Porro Pirelli sarà possibile conoscere e assaggiare, secondo la collaudata formula “un ticket per tutte le degustazioni, più bicchiere e assaggi gastronomici” i vini dei produttori della provincia di Varese, grazie alla partecipazione contemporanea di tutte le sei cantine del varesotto aderenti all’associazione vini varesini:  un’occasione pressoché unica per “testare” lo stato dell’arte vitivinicola del territorio.

«Siamo molto contenti di poter ospitare anche questa seconda edizione – ha spiegato Stefano Redaelli, Assessore alla Cultura di Induno Olona – perché riteniamo questa rassegna un’ottima occasione per parlare delle nostre eccellenze agro alimentari e promuoverle. Non sarà infatti una rassegna “di solo vino”: accanto alle cantine ci saranno, grazie anche alla fondamentale collaborazione che ci concede Slow Food fin dall’inizio,  anche produttori di salumi e formaggi. E siamo orgogliosi che questa sia una delle pochissime iniziative in cui tutti i produttori della provincia di Varese sono partecipi».

A completare la rassegna saranno presenti anche produttori “cugini”, per la prima volta in una manifestazione varesina: si tratta delle zone vinicole del distretto lariano, che hanno forti affinità col varesotto. «Abbiamo mantenuto la medesima impostazione dell’anno scorsopoiché la formula è piaciuta alla gente  – ha spiegato Fabio Ponti di Slow food Varese – Non mancheranno però alcune novità, come la presenza dei produttori vinicoli lariani, che potrà essere una interessante occasione di scambio culturale, tra territori affini. Con la speranza che si continui a diffondere la cultura vinicola e i 12-13 ettari ora in produzione aumentino, con grandi vantaggi non solo per la viticoltura ma anche per la tutela del territorio».

La diffusione della cultura del vino varesino verrà celebrata con un convegno finale, alle 17: l’incontro, dal titolo “Ronchi Varesini: 10 anni di IGT” (Indicazione Geografica Tipica, ndr)  servirà a fare il punto tra appassionati e addetti ai lavori sulla situazione vitivinicola del varesotto a due lustri dall’importante riconoscimento ottenuto.

Relatori saranno l’agronomo Andrea Tovaglieri,  che fece parte del processo che portò alla nascita dell’IGT dei Ronchi Varesini e l’enologa Micaela Stipa: a moderare il dibattito Fabio Ponti di Slow Food Varese.