Raggiunto l’accordo: lo sciopero dei rifiuti non si fa più

L'accordo è stato raggiunto con le aziende pubbliche: nella nostra zona, realtà come Aspem, Coinger e Agesp, che hanno sospeso lo sciopero già rinviato due volte. Per Econord, bisogna ancora attendere

Avarie

Alla fine l’accordo è stato fatto, e il terzo sciopero della raccolta dei rifiuti in pochi giorni scongiurato: domenica 10 luglio,  a notte inoltrata e al termine di una trattativa durata mesi, è  stato infine stato raggiunto l’accordo sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei servizi pubblici ambientali tra le Organizzazioni nazionali del settore igiene urbana e Utilitalia.

Così, lo sciopero nazionale di categoria indetto inizialmente per lunedì 11 e martedì 12 e poi differito al 13 e 14 luglio è stato revocato. I servizi di igiene urbana,  si svolgeranno quindi regolarmente, innanzitutto per le aziende a partecipazione pubblica come, nel caso della provincia di Varese: Aspem, Coinger, Agesp, Ala.Diverso è il caso di Econord, per cui le trattative sono ancora in corso: una soluzione positiva – e quindi la revoca dello sciopero – è in vista, ma non c’è ancora l’ufficialità.

L’intesa è stata siglata infatti per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori delle aziende pubbliche dell’igiene ambientale aderenti a Utilitaria. Per queste aziende lo sciopero previsto per il 13 e 14 luglio è revocato; resta invece confermata l’astensione dal lavoro nelle stesse date per i lavoratori delle aziende private aderenti a Fise-Assoambiente.

Il contratto, che decorre dal 1 luglio 2016 e scade il 30 giugno 2019, riguarda circa 50 mila lavoratori addetti al settore e attendeva di essere rinnovato da 30 mesi. «Siamo molto soddisfatti del risultato – dichiarano le organizzazioni sindacali nazionali Fp, Fit, Uilt e Fiadel – che è stato ottenuto anche grazie alla massiccia adesione dei lavoratori ai due scioperi nazionali del 30 maggio e 15 giugno scorsi, nonché grazie al contributo offerto dall’Anci. Questa intesa contribuisce al rilancio del settore, migliorando la qualità dei servizi ai cittadini».

Tra le altre cose l’intesa rafforza la clausola sociale a tutela dei lavoratori nei cambi di appalto e nei casi di licenziamento individuale. «Il prossimo passo – precisano i sindacati – è sottoporre l’intesa a consultazione certificata dei lavoratori, come previsto dal testo unico sulla rappresentanza 10 gennaio 2014. A questo punto auspichiamo – concludono le organizzazioni sindacali – che anche Fise-Assoambiente ascolti le richieste dei lavoratori e torni al tavolo di trattativa quanto prima, in modo da giungere a una rapida firma anche del Contratto nazionale delle aziende private».

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Stefania Radman
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Pubblicato il 11 Luglio 2016
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