Ul Runcasc, ul Mutarel e altro
Carlo Colli ha realizzato una mappa del territorio di S. Alessandro per non perdere la memoria dei luoghi e della parola tramandata. Venerdì ci sarà la presentazione del progetto

“Ricordare le strade di ieri, ricordare i luoghi e i loro nomi, nomi strani a volte bizzarri, nomi legati a una persona o a un evento o a una qualche caratteristica morfologica”.
Inizia così il breve testo della particolare mappa del territorio intorno a Sant’Alessandro, la piccola frazione di Castronno.
Il progetto è ideato e curato da Carlo Colli che in quei luoghi è nato e cresciuto. “Tutto il territorio che ci circonda era segnato da invisibili confini che adesso sono quasi del tutto dimenticati tranne che da pochi che questa terra l’hanno vissuta e frequentata negli anni passati. Alcuni di questi anziani mi hanno chiesto di impegnarmi per tenere viva la memoria. Il progetto è nato così, dall’amore per i luoghi della nostra vita quotidiana e che se non vengono fissati, rischiano di esser dimenticati per sempre”.
Carlo Colli è molto conosciuto dalle sue parti. Impegnato nel Cai e in altre realtà locali, è stato anche amministratore a Castronno. Il suo impegno per mappare il territorio va oltre l’amarcord come magari qualcuno potrebbe esser indotto a pensare.
“Ci auguriamo che questo lavoro contribuisca a mantenere la natura che ci circonda il più intatta possibile in modo che tutti possano usufruire del paesaggio intorno a noi e che quel poco di agricoltura ancora esistente possa continuare a vivere”.
Il progetto è realizzato con la collaborazione di Tiziana Peruzzi ed Emilio Magnoni. Le foto scattate, e che diverranno una mostra, sono di Marcello Ruvidotti. La grafica della mappa è di Federica Colli.
Il progetto si sta sviluppando grazie anche all’impegno dell’amministrazione comunale e del circolo di Sant’Alessandro e in futuro verrà esteso a tutto il comune.
Venerdì prossimo, all’interno della festa di Sant’Alessandro, alle 21 al circolo, ci sarà una presentazione con Carlo Colli, Giancarlo Vettore e Marcello Ruvidotti. A seguire uno spettacolo con Le sorelle Borromee.
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