Colbrelli: “Gara tiratissima”

Con il doppio successo a Varese e Lissone, il bresciano vince anche la classifica del Trittico. E spera nella chiamata per il Mondiale

Sonny Colbrelli Tre Valli Varesine 2016
«Ci tenevo a vincere qui, è una gara che mi piace: due anni fa avevo perso a 10 metri…».Sonny Colbrelli, bresciano di Salò, esce da vincitore alla Tre Valli Varesine 2016 e da trionfatore al Trittico Lombardo, con due primi posti (a Varese e alla Agostoni di Lissone, come Nibali lo scorso anno). Una doppia vittoria che conferma l’ottima forma dell’atleta della Bardiani, che ha disputato una seconda metà di stagione più che convincente e oggi può aspirare a entrare nella selezione azzurra per il Mondiale in Qatar.

«Per me la Tre Valli è la vittoria più importante, ho vinto con gente di grande spessore e livello. Due anni fa avevo perso a 10 metri dal traguardo, oggi volevo rifarmi. È stata una gara tiratissima, a cinque giri hanno iniziato a scattare a gruppetti». L’erta finale di Bobbiate e di via Trentini si confermano decisivo: «Sapevo che all’ultimo km l’azione di Uran era quella buona, perché è forte e anche Gavazzi e Diego Ulissi non erano da sottovalutare». Il finale si gioca in un plotone di tredici atleti: «Quando ho capito che potevo vincere? Quando ho passato il traguardo» ammette con candore Colbrelli.

Il finale di stagione di Colbrelli è stato particolarmente convincente: «Sono stato venti giorni senza bici dopo la polmonite al Giro d’Italia: molti corridori, anche ex professionisti, mi avevano detto che mi avrebbe fatto bene una volta ripreso. Così è stato… speriamo venga ogni anno».

La striscia di successi è un preludio al Mondiale? Colbrelli ovviamente è prudente, in attesa delle indicazioni di Davide Cassani. «Guardo alle corse giorno per giorno, rispetterò le decisione di Davide. Più di così non so cosa fare, se arriverà la chiamata sono contento».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 27 Settembre 2016
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