“Cünta sü”, 35 anni di racconti dal territorio

Il periodico nato nel 1982 da un gruppo di "compagni" continua la sua avventura e oggi viene stampato in tremila e cinquecento copie

laveno mombello

“Il prodotto avrà sicuramente un taglio artigianale, ma una cosa è certa: non ci saranno dividendi ma non dovremo niente a nessuno…”. Nel gennaio del 1982 un gruppo di giovani “compagni” decise di pubblicare un foglio locale che fosse espressione dei partiti della sinistra. Alle elezioni comunali di Laveno Mombello i “rossi” erano stati sconfitti dalla DC e questo fatto non gli era andato giù. Così fondano il “Il Cünta sü”, un periodico locale che quest’anno ha compiuto 35 anni. 

«Volevamo che esistesse una voce di opposizione – spiega Giuseppe Musumeci, uno dei fondatori -. La prima pagina è sempre stata dedicata alla politica e alla cronaca, all’interno invece abbiamo sempre lasciato spazio agli eventi, alle storie, ai necrologi ma anche cruciverba e giochi di logica studiati ad hoc». Sotto la testata di colore rosso, un sottotitolo che riporta la scritta”Cronache vostre”.

«Fin dall’inizio abbiamo pensato che doveva essere un mezzo per far parlar la gente, per dare spazio alla loro voce ed è quello che vogliamo ancora oggi. Sono poche le testate che hanno una storia lunga come la nostra e siamo contenti, nonostante le cose siano cambiate nel tempo» continua Musumeci mentre ricorda Francesco Ottone, recentemente scomparso, e Franco Gianantoni, i due storici che iniziarono con lui questa avventura. Oggi la redazione del Cünta sü invece, è formata da una decina di collaboratori che si alternano in base ai temi da raccontare.

«Stampiamo tremila e cinquecento copie che distribuiamo casa per casa. Abbiamo sempre stampato una copia per ogni gruppo familiare del paese». E il web? «Ci abbiamo provato ma per ora andiamo avanti così» spiega. Un foglio locale insomma, che ha trovato la sua forza nell’essere radicato sul territorio, riuscendo a muoversi su un binario parallelo a quello dell’informazione online o ai cambiamenti della politica italiana.

laveno mombello

«Durante le prime edizioni del giornalino ci siamo concentrati sulle vicende dei partiti e sulla cronaca, sopratutto quella che riguardava la Ceramica di Laveno. Erano gli anni in cui si iniziava a sentire il suo declino e tanti lavoratori si trovavano in difficoltà. Successivamente abbiamo iniziato a raccontare le storie delle persone che lo vivono e allegare degli speciali dedicati al territorio».

Una formula che gli ha permesso di autofinanziarsi: «le prime stampe le abbiamo fatte a spese nostre. Nella prima pubblicazione c’era solo una piccola pubblicità, quella della Bais Mobili. Abbiamo poi aumentato gli inserzionisti ma sono gli affezionati a fare la differenza. Oggi spediamo anche 50 copie all’estero». In diverse occasioni il “Cünta sü” ospita anche il giornalino comunale «ma con pagine di colore diverso per distinguerle, così come succede per altri inserzionisti».

Un giornale che si è tracciato la sua storia e che si è trovato anche degli “avversari”. Le forze politiche di destra infatti, in diverse occasioni, hanno pubblicato il foglio “Cüntala Giusta”. «Una volta era più divertente pubblicare il giornalino, c’era più spazio per lo scherzo bonario, anche con le forze politiche di opposizione» continua Musumeci sfogliando il grande libro che racchiude tutte le copie del giornale da 35 anni ad oggi.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Novembre 2016
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