Cure palliative si innova: sistema integrato sociale e sanitario
Il nuovo modello è stato presentato dall'assessore al Welfare Giulio Gallera. Avrà un'unica tariffa di assistenza residenziale hospice, oltre a un unico modello domiciliare
Un nuovo modello che abbina sanitario e sociale si farà carico dei malati terminali. Il modello innovativo di cure palliative è stato presentato dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: «Oggi creiamo un sistema a rete unificato che integra i modelli organizzativi sanitario e sociosanitario delle cure palliative, creiamo quindi un unico modello e un’unica tariffa di assistenza residenziale hospice, oltre a un unico modello domiciliare, individuando due livelli di intensità assistenziale, di base e specialistica».
INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO – «Nella logica di passare dalla cura al prendersi cura, prevista dalla nostra riforma, il tema della terapia del dolore e quindi di essere vicino al paziente in tutto il suo percorso, fino alla fine, è assolutamente centrale. Con questa delibera, attraverso la promozione del sistema organizzativo delle cure palliative, favoriamo l’integrazione tra ospedale e territorio; miglioriamo l’accessibilità ai servizi da parte dei cittadini e superiamo la frammentazione nell’erogazione delle cure al fine di semplificare i percorsi e pervenire ad una presa in cura del paziente nel minor tempo possibile».
RETE LOMBARDA – «In Lombardia – ha aggiunto – abbiamo 51 ‘Hospice’
sanitari e socio-sanitari, 650 posti a carico del Sistema sanitario regionale e oltre 100 soggetti erogatori di assistenza domiciliare accreditati. È il mondo del privato sociale, un mondo che a pieno titolo è uno dei protagonisti dell’opera di miglioramento delle condizioni di vita dei nostri concittadini e per questo motivo è stato coinvolto per giungere al provvedimento che oggi presentiamo. La Rete lombarda delle cure palliative è una realtà tra le più importanti d’Italia, da oggi la mettiamo nelle condizioni di lavorare al meglio».
4 MILIONI IN PIÙ – «Sono quasi 22 mila i malati assistiti negli hospice o a domicilio per i quali spendiamo 84 milioni di euro all’anno – ha concluso Gallera -. Questo importo, che andrà a regime nel 2018, proprio in virtù di questo allineamento, sarà implementato di 4 milioni».
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