Diffidate dai falsi psicologi: una serata per riconoscere i millantatori
Il 21 novembre al Salone Estense di via Sacco a Varese, la Commissione Tutela dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia organizza un incontro libero per fare chiarezza
L’Ordine degli Psicologi della Lombardia in collaborazione con il Comune di Varese organizza un incontro aperto a tutti sul tema della tutela della Professione di Psicologo e della responsabilità dei singoli di informarsi per affidare la propria salute in buone mani. L’incontro si svolgerà lunedì 21 novembre ore 21.00 – Salone Estense – via Luigi Sacco 3, Varese
La Commissione Tutela dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL) segnala che i dati sull’abuso della professione sono in crescente aumento negli ultimi anni. Solo nel 2015 sono stati trattati 46 casi di presunto abuso, di cui 4 sono stati denunciati ai Nas mentre gli altri sono stati segnalati come diffide, querele o trasferiti ad altri ordini di competenza. E, purtroppo, per il 2016, ci si aspetta un ulteriore aumento.
Per contrastare il fenomeno e tutelare la salute dei cittadini, OPL organizza nelle province lombarde, in collaborazione con il Progetto Referenti Territoriali, incontri informativi dedicati ai cittadini e ai colleghi residenti. Lunedì 21 novembre alle ore 21 interverranno due esponenti della Commissione Tutela, il dott. Paolo Campanini, Consigliere OPL e l’Avv. Emanuele Khöler, consulente legale dell’Ordine per questa materia.
Obiettivo principale dell’incontro è accrescere nella popolazione locale la conoscenza dei professionisti che si occupano di benessere psicologico e salute mentale e delle situazioni che possono configurarsi come abusivismo professionale a danno della salute dei cittadini.
“Abbiamo scelto il titolo Perché dovrei fidarmi? – spiegano le psicologhe psicoterapeute Elisa Marchioni e Raffaella Carrera, referenti territoriali dell’Ordine per la provincia di Varese – perché sappiamo quanto è preziosa la fiducia che i nostri pazienti ripongono in noi, anche per lo stesso processo di cura. Desideriamo che le persone acquisiscano quelle conoscenze che possano permettere loro di riporre la propria fiducia in modo consapevole e responsabile nelle mani giuste”.
Durante la serata verranno illustrati i riferimenti normativi che sanciscono i principi della professione di psicologo, che ne vincolano l’attività e definiscono i confini.
L’incontro è rivolto sia ai cittadini sia agli psicologi iscritti all’Albo: guidati dai relatori si discuterà insieme di come è possibile tutelarsi dall’abuso professionale, dando spazio al confronto e all’interazione. Saranno condivise situazioni specifiche per esemplificare quali sono le situazioni da segnalare e le procedure operative per farlo, quali modalità sono appropriate per intraprendere azioni utili e quelle invece che non portano a nulla.
Ma chi è il falso psicologo? L’esperienza in Commissione Tutela permette di tracciare il suo identikit: di solito sono sedicenti terapeuti, spesso nemmeno laureati in medicina, che facendosi scudo dietro nomi in inglese di finte associazioni o di innovative terapie alternative prendono in cura il paziente presso studi privati facendosi pagare anche profumatamente.
Un caso su tutti. Ad una persona, che si è sottoposta a regolari sedute terapeutiche per oltre un anno in un finto studio medico, è stato negato un certificato che chiaramente il “dottore” non avrebbe potuto rilasciare. Ma la cosa più incredibile è che quella stessa persona, evidentemente per errore, ha ricevuto poco tempo dopo un volantino di pubblicità delle terapie consigliate in quello stesso studio. Da lì è scattata la denuncia. Così come è stato denunciato un sex trainer, o almeno così si definiva, che prometteva di risolvere problemi sessuali senza essere né uno psicologo, né uno psicoterapeuta, né un andrologo.
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