Maroni e i giovani imprenditori: “Metterli in condizione di lavorare ovunque”

Il presidente della Regione punta sul modello Lombardia, "virtuosa sinergia tra pubblico e privato"

L'inaugurazione della Fiera di Varese

«Posto che non mi pare che tutti i giovani imprenditori lombardi vogliano scappare dalla Lombardia, è evidente che dobbiamo metterli nelle condizioni ottimali per poter lavorare, anche assecondando un certo legame con il territorio che oggi c’è ancora, per esempio portando la banda ultra larga ovunque sul territorio, anche in un paese come Pedesina, in provincia di Sondrio, che ha 39 abitanti, ma dove un giovane che volesse fare impresa rimanendo lì, senza abbandonare la sua terra, deve poterlo fare.
Stiamo lavorando col Governo proprio per estendere la banda ultra larga, così come stiamo lavorando per creare le necessarie infrastrutture. Questo è l’impegno che ci siamo presi e che stiamo portando avanti».
Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, ieri mattina, intervenendo al convegno sul tema “New Deals – I prossimi 10 anni”, organizzato da Confindustria Lombardia a Sirmione (Brescia). All’evento ha preso parte anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini.

ANGELI ANTI BUROCRAZIA – «Sono numerose le iniziative che, come Regione, abbiamo attivato a sostegno delle imprese e che stanno dimostrando di funzionare – ha proseguito Maroni -. Cito ad esempio gli ‘Angeli anti burocrazia’, giovani neo laureati che abbiamo messo a disposizione degli imprenditori perché li aiutino a risolvere i problemi legati appunto alle pratiche amministrative, consentendo loro di risparmiare tempo e di dedicarsi alla loro attività».

LOMBARDIA E’ RICERCA – «La misura più recente riguarda i settori della licerca e dell’innovazione – ha aggiunto – con l’approvazione, pochi giorni fa, della prima legge fatta da una Regione su queste materie, ‘Lombardia è ricerca’, che prevede una serie di opportunità e contributi a disposizione delle imprese che intendono investire in innovazione e ricerca, che non solo sono la vocazione della Lombardia, ma anche vero e proprio strumento di competitività, soprattutto per le aziende di medie e piccole dimensioni».

PATTO PER LA LOMBARDIA – «Human Technopole non sta andando granché bene, perché c’è un problema di risorse che il Governo ha promesso di mettere a disposizione ma che ancora non ci sono – ha detto ancora il governatore -. Anche su questo sto cercando di rimediare ai danni del Governo centrale, trattando proprio con il Governo il ‘Patto per la Lombardia’, sul modello di quello già realizzato per Milano, con una dotazione minima di 10 milioni di euro, per realizzare anche ‘Human Technopole’, oltre a una serie di progetti e interventi su tutto il territorio regionale».

MODELLO LOMBARDIA – «Il ‘modello Lombardia’, di cui vado particolarmente fiero – ha concluso – è la virtuosa sinergia tra pubblico e privato, unita al metodo fondamentale dell’ascolto, che guida l’azione regionale».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Novembre 2016
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