Via gli animali dai circhi: una raccolta di firme della Lav
La Lav in piazza a Varese e Busto Arsizio per sostenere "Un bel passo avanti", il disegno di legge che prevede la graduale dismissione degli animali nei circhi
Sabato 3 e domenica 4 dicembre i volontari LAV raccoglieranno firme in tutta Italia a sostegno del Disegno di Legge del Governo sulla disciplina dello spettacolo, che prevede la graduale dismissione degli animali nei circhi.
La Lav sarà presente dalle 10 alle 18 a Varese in piazza Montegrappa, e a Busto Arsizio in via Milano.
“Sono sempre di più i Paesi, in Europa e nel mondo, che hanno già vietato o posto serie limitazioni all’utilizzo degli animali nei circhi e negli spettacoli – spiegano i responsabili dell’associazione – Tra questi 18 stati membri dell’Ue che lo hanno bandito, in modo totale o parziale. Anche in Italia il vento sta cambiando: il Rapporto Eurispes 2016 rivela che il numero di chi vorrebbe abolire la pratica di utilizzare animali nei circhi è aumentato dal 68,3% al 71,4% in un solo anno, segno di una crescente sensibilità del pubblico e di una maggiore informazione sulle condizioni degli animali nei circhi”.
Tutto questo è senza dubbio il risultato di molte inchieste e campagne di sensibilizzazione condotte dalle associazioni animaliste, Lav tra le prime, supportate anche dalla recente posizione assunta dalla Federazione dei Veterinari Europei (FVE) – che attraverso oggettive e qualificate argomentazioni scientifiche, ha chiesto “di proibire l’utilizzo di mammiferi esotici nei circhi in quanto non vi è affatto la possibilità che le loro esigenze fisiologiche, mentali e sociali, possano essere adeguatamente soddisfatte” – nonché dalle numerose condanne a carico di circhi, disposte dai Tribunali nel corso degli ultimi anni.
“Soltanto nel 2016 sono stati ben cinque i casi di circhi condannati in vari gradi di giudizio, per reati che vanno alla detenzione di animali incompatibile con le loro naturali necessità, al maltrattamento – proseguono i resposabili della Lega anti vivisezione – Queste condanne, insieme ai recenti orientamenti dell’opinione pubblica, rappresentano segnali inequivocabili di un nuovo corso nella giurisprudenza e di una mutata condizione culturale. Noi chiediamo che questo impegno venga mantenuto e che venga adottata una nuova norma nazionale che preveda la graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali nei circhi, con la garanzia che gli animali attualmente utilizzati nei circhi siano ricollocati in strutture autorizzate con finalità di Centri di recupero”.
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