Calemme (Fi): “Contributi sociali, dove sono?”
La consigliera comunale di Forza Italia interviene
Riceviamo e pubblichiamo
Continuano i buoni propositi del 2017: il Sindaco Galimberti e il suo assessore ai Servizi Sociali spariscono.Con loro anche i soldi degli aventi diritto.
Solo pochi mesi fa il Sindaco Galimberti si rendeva disponibile ad accogliere ogni giovedì i suoi cittadini,in modo tale che questi potessero discutere con lui dei problemi percepiti dal cittadino,fare presente mancanze ed esigenze.
Qualche giorno fa il Sindaco Galimberti ha raggiunto quota 1000 cittadini ospitati nel suo ufficio e proprio negli ultimi giorni io ho ricevuto numerose chiamate da più cittadini arrabbiati,delusi e soprattutto preoccupati.
Il Comune,infatti, avrebbe dovuto dare loro entro la prima metà di dicembre ,quel contributo che grazie a Regione Lombardia è loro elargito,ogni tre mesi,come contributo sociale per il mantenimento dell’abitazione in locazione al fine di garantire ai meno abbienti una vita dignitosa.
Dopo aver contatto gli uffici comunali preposti,grazie alla disponibilità dei funzionari comunali,ho potuto constatare le condizioni vergognose a cui il nostro Comune e quindi il sindaco Galimberti, assieme alla sua Giunta,obbliga i “suoi” cittadini.
Non solo:oltre a peggiorare la situazione economica dei meno abbienti,mette in difficoltà anche i dipendenti comunali costretti a comunicare a queste persone il ritardo nel versamento del contibuto,ritardo non imputato di certo a loro.
Mi chiedo quindi dove sia l’Assessore Molinari preposto a risolvere questa situazione,quali siano le intenzioni del Sindaco e quanto ancora queste persone dovranno aspettare per poter veder garantito un loro diritto e una vita dignitosa.
Che fine hanno fatto quei soldi? Dove sono? Non è che questi soldi sono già stati impiegati in altri ambiti?Magari, per far fronte alle promesse elettorali ,hanno destinato questi fondi ad altri capitoli?
Chiedo al Sindaco Galimberti e all’Assessore Molinari di adempiere con più impegno,attenzione e professionalità ai loro doveri soprattutto nei confronti delle fasce bisognose,anziché pensare ai massimi sistemi e a riorganizzare uffici e mansioni,se questi poi devono essere i risultati.
Varese riparte,dalla vergogna.
Carlotta Calemme
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