Dubai agrodolce per Bonicalzi, ma la caccia al record è partita
Il runner bustocco ha corso in 3h07'20" la prima di sette maratone, una per continente, per centrare il World Guinness Marathon. «Rallentato dai crampi, ho dato tutto»

È scattata quando in Italia era piena notte la sfida lanciata dal runner gallaratese Bruno Riccardo Bonicalzi: quella di correre una maratona per ciascuno dei sette continenti (l’America è suddivisa in Centro Nord e Sud; c’è anche l’Antartide…) nell’arco di un anno, nel minor tempo complessivo possibile.
L’impresa di Bonicalzi ha preso il via dall’Asia, e più precisamente dalla Dubai Marathon, gara che si corre nel ricco emirato e che ha visto al via alcuni grandissimi interpreti dei 42,195 chilometri, attratti dai premi faraonici previsti per le prime posizioni. A Dubai il podista gallaratese ha chiuso la propria fatica in 3h07’20”, tempo più alto rispetto a un personale di tutto rispetto (2h53’22”) e all’ultima prestazione di New York (2h59’35”), ma che comunque lo mette in vantaggio rispetto all’attuale detentore del World Marathon Guinness.
«Visto il percorso pianeggiante rispetto a New York mi ero messo in testa di correre la maratona in 2h55, ma purtroppo ho dovuto fare i conti con le temperature: mi sono allenato a casa, e quindi in questi giorni eravamo intorno ai 2°: a Dubai invece eravamo tra i 25 e i 30°. Giornata splendida per andare in spiaggia ma che per me si è rivelata difficile. Ho tenuto ottimi ritmi fino alla mezza maratona, però verso il 25° chilometro sono stato colpito da crampi e ho dovuto fermarmi per un momento. Da lì ho cercato di perdere meno tempo possibile rispetto alla tabella che avevo preparato: non è andata come speravo, però tutto sommato ho chiuso in un tempo accettabile e migliore rispetto al record che devo battere». Per Bonicalzi, primo degli italiani, è arrivato comunque il 65° posto assoluto: «In queste condizioni ho comunque dato il massimo» spiega al termine della sua fatica.
Dopo l’esperienza in Dubai, Bruno affronterà la maratona “di casa”, a Milano, il 2 aprile; si passerà quindi a Rio de Janeiro in giugno, a Sydney (settembre), a New York (novembre) e Marrakech (gennaio ’18). Per seguire l’impresa di Bonicalzi sono attivi anche una pagina Facebook (Follow Bruno) e un sito internet (QUI).
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