Luciano Manicardi è il nuovo priore della comunità di Bose

Enzo Bianchi, fondatore della comunità, ha dato l'annuncio sull'esito delle votazioni per il nuovo priore. "Il passaggio di guida dal fondatore alla generazione seguente è un segno positivo di crescita e di maturità"

Enzo Bianchi priore di Bose

Luciano Manicardi è il nuovo priore della comunità di Bose. Ne ha dato notizia Enzo Bianchi che aveva annunciato le sue dimissioni un mese fa scrivendo:

Nella storia di ogni nuova comunità monastica il passaggio di guida dal fondatore alla generazione seguente è un segno positivo di crescita e di maturità. Scrive l’Apostolo: “Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere” (1Cor  3,6). La vita continua, la fondazione è stata feconda e di questo ringraziamo il Signore, attendendo il suo giudizio alla fine della storia.

 

Il 26 mattina, dopo la preghiera di epiclesi dello Spirito santo, si sono tenute le votazioni ed è risultato eletto Luciano Manicardi.

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Il nuovo priore, Luciano Manicardi

“Nato nel 1957 a Campagnola Emilia (RE), – come si legge in una pagina dedicata a lui – si è laureato a Bologna con una tesi sul Salmo 68. È entrato nella comunità monastica di Bose nel 1980, dove ha continuato gli studi biblici. È Vice Priore e il responsabile della formazione culturale dei novizi all’interno della comunità. Collabora a diverse riviste, tra cui Parola Spirito e Vita. Attento all’intrecciarsi dei dati biblici con le acquisizioni più recenti dell’antropologia, riesce a far emergere dalla Scrittura lo spessore esistenziale e la sapienza di vita di cui è portatrice”.

Enzo Bianchi aveva iniziato la sua attività a Bose nel 1965.  “Dopo gli studi alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Torino, alla fine del 1965 si è recato a Bose, una frazione abbandonata del Comune di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica. Raggiunto nel 1968 dai primi fratelli e sorelle, ha scritto la regola della comunità. È a tutt’oggi priore della comunità la quale conta un’ottantina di membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme (Israele), Ostuni (BR),  Assisi (PG), Cellole-San Gimignano (SI) e Civitella San Paolo (RM).

Nel 1983 ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon che pubblica testi di spiritualità biblica, patristica, liturgica e monastica.  Nel 2000 l’Università degli Studi di Torino gli ha conferito la laurea honoris causa in “Scienze Politiche” e nel 2016 anche l’Università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo gli ha conferito la Laurea Honoris Causa. Membro del Consiglio del Comitato cattolico per la collaborazione culturale con le Chiese ortodosse e orientali del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ha fatto parte della delegazione nominata e inviata da papa Giovanni Paolo II a Mosca nell’agosto 2004 per offrire in dono al patriarca Aleksij II l’icona della Madre di Dio di Kazan. Ha partecipato come “esperto” nominato da papa Benedetto XVI ai Sinodi dei vescovi sulla Parola di Dio (ottobre 2008) e sulla Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana (ottobre 2012).

Nel 2014 Papa Francesco lo ha nominato Consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Nel 2007 ha ricevuto il “Premio Grinzane Terra d’Otranto”, nel 2009 il “Premio Cesare Pavese” e il “Premio Cesare Angelini” per il libro  Il pane di ieri, nel 2013 il “Premio internazionale della pace”, nel 2014 il “Premio Artusi”, nel 2016 il “Premio Emmanuel Heufelder”. Dal 2014 è cittadino onorario della Val d’Aosta e di Nizza Monferrato”.

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Pubblicato il 26 Gennaio 2017
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