Cambio della guardia in giunta

Gianmarco Beraldo lascia l'assessorato ma mantiene gli incarichi. Al suo posto entra Raffaele Simone

Azzate, varie

Rimpasto numero due. Nuovo cambio di poltrone nella giunta di Azzate. Vediamo come sono state ridistribuite le deleghe e poi perché.

Primo passo importante: Gianmarco Beraldo esce dalla giunta ma mantiene gli incarichi che aveva, vale a dire continuerà ad occuparsi di cultura, sport, tempo libero, associazioni, ambiente, istruzione, politiche giovanili.

Entra in giunta al suo posto Raffaele Simone (nella foto), prima consigliere con delega, che ora diventa assessore e si occuperà di Coinger, attuazione del programma, gestione dei problemi legati al lago, consorzio della Valbossa, lavori pubblici e manutenzione.
Simone cede l’edilizia privata al vicesindaco Enzo Vignola che è anche assessore al commercio e attività produttive, valorizzazione del patrimonio, partecipazione, palazzo comunale e illuminazione pubblica.

Resta invariato l’incarico per Lucia Marangon che mantiene l’assessorato ai servizi alla persona, anziani, piano di zona, pari opportunità, politiche del lavoro.

E’ il secondo rimpasto nel giro di pochi mesi, il primo risale al giugno dello scorso anno quando Roberto Tibiletti lasciò il posto a Jacopo Ghiringhelli

La vera novità è l’ingresso di Raffaele Simone in giunta, scelta quasi scontata dato che gli incarichi che gli erano stati assegnati sin da subito, sono impegnativi sia in termini di tempo che di responsabilità.

L’uscita di Beraldo invece è dettata dal fatto che il numero degli assessori deve restare invariato e che l’ex assessore, per ragioni di lavoro, non poteva più partecipare alle riunioni collegiali: “E’ una questione temporanea – spiega – ma ho preferito fare un passo indietro. Continuerò a seguire la scuola e tutto il resto, ma mi sono sganciato dalla giunta”.

“Alcune deleghe non avevano più senso essendo stati raggiunti gli obiettivi- spiega ancora il sindaco Gianmario Bernasconi -. Si liberavano quindi delle risorse ed era giusto impiegarle diversamente”.

La situazione ora dovrebbe essere definitiva: tutti soddisfatti, o quasi, e piccoli malumori (tenuti ben sotto controllo) sedati.

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Pubblicato il 02 Febbraio 2017
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