Una montagna di cocaina e di soldi, maxi-sequestro delle Fiamme Gialle
L'intuito investigativo dei militari della Polizia Tributaria di Varese ha permesso di scovare, in casa di due albanesi, 32 kg di cocaina e 234 mila euro in contanti
Nei giorni scorsi, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Varese, nel corso di uno specifico servizio finalizzato alla repressione del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto, nella provincia di Como, 2 soggetti di nazionalità albanese, trovati in possesso di 32 kg di cocaina, che nascondevano in casa, e di poco meno di 234 mila euro in contanti.
Nel corso delle attività di controllo del territorio e di contrasto ai traffici illeciti, i finanzieri hanno individuato un’auto sospetta, in uso a due fratelli di nazionalità albanese, entrambi senza occupazione, dediti al trasporto di sostanze stupefacenti precedentemente acquistate in Olanda.
Le successive attività investigative, immediatamente avviate dalle Fiamme Gialle varesine, hanno permesso di individuare in breve tempo, un appartamento ad Inverigo (CO), dove gli arrestati dimoravano, e un garage, sempre nello stesso comune utilizzato sia come magazzino che autorimessa.
Una volta delineati gli obiettivi i militari hanno deciso di effettuare una perquisizione dell’appartamento ove i due sospettati dimoravano, rinvenendo, nel corso della stessa attività, le chiavi di un secondo appartamento, anche in questo caso a loro non direttamente riconducibile.
L’estensione della perquisizione alla seconda abitazione, ha consentito ai finanzieri di scovare, all’interno di un armadio chiuso a chiave, la cocaina già confezionata in 29 panetti, nonché la rilevantissima somma di denaro contante, fascettata per importi di 10.000 euro ciascuno.
L’attività di controllo dell’autovettura Opel Astra in uso ai due albanesi si concludeva con la scoperta di ulteriore denaro contante, dell’importo di euro 3.000,00 in contanti, custodito dentro un ingegnoso doppiofondo, accessibile previa rimozione del vano porta oggetti anteriore, dotato di serratura meccanica azionabile mediante l’utilizzo di un “ferretto” da inserire in un “microforo”.
Sulla base anche delle disposizioni impartite dal magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Como,Maria Vittoria Isella, i due cittadini albanesi – N. Q. (classe 1983) e N. A. (classe 1985) – sono stati arrestati ed associati presso la Casa Circondariale di Como.
Stando ad una prima ricostruzione, l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata, avrebbe fruttato oltre 4.500.000 di euro una volta immessa nel circuito dello spaccio.
L’attività di servizio volta al contrasto dei traffici illeciti, con particolare riferimento al traffico internazionale di stupefacenti, oltre ad aver assicurato alla giustizia i responsabili dei reati ed eliminato dal mercato un ingente quantitativo di merce, ha permesso di scongiurare gravi rischi per l’intera collettività a salvaguardia della vita umana.
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