Io corro come il vento che soffia
755 al via alla Run for Parkinson's, con la parola d'ordine presa dal film Forrest Gump

Domenica 9 aprile a Ternate, come in altre tre città italiane, si è corsa la Run for Parkinson’s.
Erano in 755, che al grido di “Io corro come il vento che soffia” sono partiti per fare il giro attorno al Lago di Comabbio. Una frase importante che si riferisce ad una scena famosa del film “Forrest Gump”, quando un Forrest bambino è costretto a scappare dai compagni, che
lo inseguono in bicicletta per schernirlo a causa di una specie di gabbia metallica che sorregge le sue gambe malate. All’inizio le sue gambe sono pesanti e dure, ma poi Forrest continua a
correre, pur se con fatica, fino a quando non spacca la sua armatura e fa ‘volare’ le gambe.
È questo il riferimento simbolico usato per far capire la sensazione provata da chi corre, nonostante il Parkinson. La fatica di mettere un piede davanti all’altro e la tenacia di chi non si arrende e poi finalmente sentire le gambe volare Una frase significativa nell’ambito di questo evento, che ha emozionato tutti. Cosi come forte è stato l’impatto emotivo nell’assistere alla premiazione del runner Diego Ortelli, malato di Parkinson, da parte di un altro malato illustre, Luca Guenna, che gli ha consegnato una scultura, creata appositamente per la Run for Parkinson’s.
Una giornata splendida, con tanta gente ed un’atmosfera di grande festa, con momenti toccanti, dal ricordo di Luigi Crespi all’incontro di due uomini che non si arrendono alla malattia e che combattono ognuno con le proprie armi, chi cantando, chi correndo.
L’evento era a supporto dell’Associazione Parkinson Insubria di Cassano Magnago, che aiuta i malati di Parkinson e le loro famiglie.
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