Dove abita il cervo volante
Un corso per conoscere, riconoscere e monitorare invertebrati, anfibi e rettili di elevata importanza. È la “citizen science” che arriva a Varese

“Mamma andiamo a cercare i cervi volanti?”.
Può essere un gioco da fare coi nostri figli, per insegnar loro, divertendosi, l’importanza della biodiversità. O una passione per muoversi e ragionare in un mondo oramai lontano dalla fretta delle città.
Ogni cittadino, nel bosco dietro casa può trovare un invertebrato, un rettile un anfibio di interesse scientifico, catalogarlo e concorrere così a stabilire dati importanti sulla presenza di questi animali in provincia di Varese.
È una pratica che si sta diffondendo e prende a prestito la definizione di “citizen science” proprio per indicare la propensione di ciascuno di noi a poter aiutare la scienza, pur non essendo scienziati.
Un po’ di formazione, però, per bussare alla porta di rane, bisce, e cervi volanti, ci vuole.
Ecco allora che sabato 10 giugno, dalle ore 14.30 alle 18.00, si terrà presso la sede del Parco Regionale Campo dei Fiori, in via Trieste, 40, a Brinzio, un seminario di formazione per volontari e appassionati sensibili ai temi della conservazione e della tutela della biodiversità su come conoscere, riconoscere e monitorare invertebrati, anfibi e rettili di elevata importanza conservazionistica.
“L’incontro fornirà informazioni sulle caratteristiche, sull’ecologia e sulle metodologie di monitoraggio e di archiviazione dei dati raccolti di tre gruppi: anfibi, rettili e invertebrati (con particolare riferimento al Cervo volante). Durante l’uscita dimostrativa sul campo che chiuderà la giornata, si potrà verificare come i metodi scientifici di ricerca che verranno utilizzati saranno semplici e alla portata della preparazione di ogni singolo partecipante”, dicono gli organizzatori.
I dati raccolti serviranno per migliorare la conoscenza e la conservazione delle specie interessate all’interno delle aree protette della provincia di Varese.
Per partecipare si consiglia di iscriversi, inviando una mail a corezzola.serena@gmail.com indicando nome, cognome, indirizzo mail e recapito telefonico.
L’iniziativa rientra in un progetto denominato Life Gestire 2020, condotto dalla Regione Lombardia e finanziato dalla Commissione Europea. Maggiori informazioni le si possono trovare sul sito http://www.naturachevale.it/.
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