Un esempio di integrazione

Nel corso delle celebrazioni del 2 giugno sono stati ricordati anche i richiedenti asilo che vivono in paese

mappa richiedenti asilo provincia di Varese

Venerdì 2 giugno 2017, sono passati settantun anni da quello storico 2 giugno del 1946, nel quale un referendum sanciva la fine della Monarchia e la nascita della Repubblica italiana. Un’Italia ben diversa da quella di oggi, che si accingeva ad uscire dalla guerra e guardava al futuro con speranza.

Il comune di Laveno Mombello ha voluto ricordare questo anniversario con una cerimonia ricca di simboli e di significati, organizzando il cosiddetto “battesimo civico” di tutti i ragazzi di Laveno che, nel corso di quest’anno, compieranno diciotto anni e che entreranno a pieno titolo nella vita politica e sociale della comunità lacustre.

Alle 16.30, presso la sala comunale di Villa Frua, il sindaco di Laveno Ercole Ielmini, il consiglio comunale cittadino e il Sindaco di Varese, Davide Galimberti, hanno premiato quindi circa cinquanta ragazzi che si sono visti donare una copia della Costituzione italiana ed il tricolore.
Durante questo evento, l’intervento del sindaco Ielmini si è concentrato, tra le atre cose, anche sullo spirito di partecipazione che muove tanti ragazzi che donano il proprio tempo e le proprie energie in attività di volontariato. Tra questi, una menzione speciale ai richiedenti asilo che risiedono nella struttura del Pradaccio, proprio a Laveno e presenti alla cerimonia. Infatti, da circa un anno, la collaborazione tra il comune di Laveno e la Cooperativa Agrisol servizi – attiva nel nord Varese su mandato della Caritas di Como che gestisce proprio la struttura del Pradaccio – vede l’impegno di una decina di richiedenti asilo in attività di volontariato che vanno dalla manutenzione del verde pubblico alla pulizia del lungolago.
Questi ragazzi, ha spiegato il sindaco, interpretano molto bene lo spirito di solidarietà e gratuità che è alla basa del volontariato. Giovani uomini, provenienti da diversi paesi africani, in attesa di ricevere lo status di rifugiato, sono stati accolti dalla città di Laveno e si sono dedicati ad attività che, in modo disinteressato, alla città stessa, contribuiscono, restituiscono valore e riconoscenza.

La premiazione è consistita in un attestato dato a ciascun richiedente asilo che, oltre al proprio nome riportava una semplice parola: grazie. Questo evento, andato in scena a Laveno, dimostra come la collaborazione virtuosa tra Amministrazioni pubbliche e privato sociale promotore di una buona accoglienza, sia possibile. Non solo, simbolicamente si è gettato un ponte tra giovani cittadini di oggi e ragazzi in cerca di un futuro migliore. In giornate come queste, le distanze tra due mondi apparentemente lontani si accorciano, lasciando spazio al vero valore dell’accoglienza.

Claudio Lurati

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 05 Giugno 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.