I dieci di Caja tengono botta, primi sprazzi buoni per Wells

Pagelle sopra la sufficienza per quasi tutta la Openjobmetis. Il play sbaglia molto ma si fa vedere, Waller si spegne con il tempo, cresce invece Hollis

milano varese

AVRAMOVIC 6 – Il primo giro in campo è da mani nei capelli, e prevede anche un tiro-che-non-prende-niente. Caja gli ridà spazio nel terzo periodo e lui impara la lezione: canestro e fallo da sinistra, altra magata, il pepe sulla coda di Milano.

PELLE 5,5 – Fa il suo in difesa: due stoppatissime e la solita presenza intimidatrice che costringe i milanesi a tiri affrettati o altissimi per evitare guai. Però il nulla in attacco, perché i compagni la passano sempre a qualche maniera sperando che lui, sopra il ferro, risolva. Nei momenti difficili andrà a baciare la figurina di Maynor… Sta a lui costruirsi qualche altri tipo di conclusione.

NATALI 6,5 – Faccia tosta da vendere alla prima sul palcoscenico del Forum. Dentro a causa dei falli di Okoye si presenta chiudendo bene un contropiede e, più avanti, timbrando una gran tripla. Ha anche il tiro che potrebbe farlo diventare un eroe LaRueiano, quello del sorpasso, ma il bonus finisce prima.

OKOYE 6,5 – Bravo Sten: dimentica i tentennamenti visti con Venezia, raccoglie da Waller il testimone per essere punta in attacco e anche a partita inoltrata dà un buon contributo. I falli, talvolta per troppa generosità, lo tolgono un po’ dal match.

TAMBONE 6 – Potrebbe crollare, perché Theodore fiuta la presenza di un pivellino e lo attacca a ripetizione. Matteo però fa tesoro della lezione e a seguire trova spazio per fare bene: un bel canestro, un furto, un gran assist a Cain. Insomma, ci sa stare.

CAIN 5,5 – Voto e giudizio difficili. Agli occhi non possono che balzare le tante difficoltà in attacco e il tragico 25% dalla lunetta, che condizionano la gara. Però dietro fa il proprio dovere: 11 rimbalzi, il contenimento di Gudaitis (gigantesco sette giorni fa), tanto lavoro sporco, anche se gli manca quella capacità di chiudere l’area propria di Pelle. Siamo lì, ma i balbettii in lunetta ci fanno propendere per la leggera insufficienza.

FERRERO 5,5 – Inizia subendo una stoppata clamorosa di Cusin, poi si rende utile ma senza particolari guizzi. Bene nei meccanismi di difesa, trova una tripla ma in attacco si ferma a quella. Poi cresce Hollis e per lui c’è poco spazio.

WELLS 6 – Dopo un primo quarto in “Venezia-Style” che fa venire i brividi ai tifosi, inizia a trovare confidenza con il canestro e con i compagni. Resta bene in partita, pur contro avversari di rango, anche se la tendenza alla palla persa banale continua a perseguitarlo. Importante nel ricucire il punteggio nell’ultimo periodo, ma restano due dati (2/10 da 2, due soli liberi conquistati) che non lo fanno andare oltre la sufficientina.

WALLER 6 – Primi minuti che fanno strabuzzare gli occhi – Milano 10, Waller 8 dopo qualche azione – poi inizia a normalizzarsi e con il passare del tempo non ha più gli spazi per colpire. Qualche forzatura quando la difesa si chiude, due liberi pesantissimi per pareggiare nel finale quando però manca un paio di canestri che sarebbero stati decisivi.

HOLLIS 6,5 – L’opposto di Waller: inizia in panchina e quando Caja lo chiama sembra piuttosto indolente, anche se un paio di colpi duri li sa tirare, quando serve. Poi, con la partita che rimane sempre viva, prende coraggio e prova a guidare la Openjobmetis in attacco: non sempre ci riesce, però il suo ultimo periodo – 8 punti – è da leader.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 08 Ottobre 2017
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