Torna a risplendere la rotonda liberty di Chiara e Sereni
Pellicini: «In questi anni Luino ha saputo realizzare un lungolago spettacolare, apprezzato da chiunque venga a farci visita»

«Invito i cittadini e gli amanti di Luino ad ammirare ‘la rotonda’ di viale Dante, tornata a risplendere con la posa dei lampioncini mancanti e con nuove lampade bellissime».
Così il Sindaco Andrea Pellicini commenta la riqualificazione non di una comune rotonda, ma della ‘rotonda’ esaltata da Piero Chiara e da Vittorio Sereni.
«Stiamo parlando – racconta lo storico Federico Crimi – di quel luogo proteso a semicerchio verso le acque del lago, coronato da una balaustra e da campioncino in ghisa, realizzato tra il 1911 e il 1913 a suggello di un piano urbanistico cittadino imperniato sulla grande Stazione Internazionale. Cento anni fa il lungolago fu proteso in direzione di Germignaga con il viale dei platani oggi ripristinato. Uno stradone rettilineo, in asse con la facciata della stazione, fungeva da nuovo scenografico accesso alla città strappando al pronao di San Giuseppe il primato conservato per qualche secolo. Nel 1979, Vittorio Sereni e Piero Chiara, insieme al comitato che dava l’avvio all’almanacco annuale dedicato alla storia luinese sotto il titolo de la Rotonda, riunivano sotto il simbolo del popolare ‘Rondò’, sul lungolago della cittadina, un’esigenza di rilancio che fosse profondamente ancorata alle radici della città. Quell’esperienza editoriale, che dura tutt’oggi, segnava, per entrambi, un ritorno a Luino, dopo una lunga pagina biografica di assenza, allo scopo di dedicarsi con rinnovata vitalità al luogo d’origine, fonte inesauribile di poetica e di spunti narrativi. La ‘rotonda’ era, dunque, il nuovo simbolo di Luino è rappresentava, oggi come allora, il vertice di quella felice e quasi miracolosa stagione locale che aveva visto Luino uscire come dalle tenebre della storia per affacciarsi all’Europa: era arrivata la ferrovia del Gottardo (dal 1882), i treni viaggiavano da Berlino verso Genova e nel Buffet de la Gare facevano capolino teste coronate, ambasciatori, esploratori, letterati e prelati. Un “mondo”, come ricordò Piero Chiara, che improvvisamente si spalancava alla cittadina, eppure tutto racchiuso nella sola stazione».
«In questi anni Luino ha saputo realizzare un lungolago spettacolare, apprezzato da chiunque venga a farci visita. – conclude Andrea Pellicini – Non potevamo dimenticarci dell’ angolo più romantico della città’.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Luca Marzoli su Svincolo della 336 chiuso: traffico in tilt tra Cassano e Busto. E chiude anche il casello di Gallarate
gianme su Svincolo della 336 chiuso: traffico in tilt tra Cassano e Busto. E chiude anche il casello di Gallarate
axelzzz85 su Ristorni dei frontalieri: la provincia di Varese prima in Lombardia per risorse ricevute
Paolo Cottini su Passa la Tre Valli Varesine: ecco cosa prevede l'ordinanza sulle scuole di Varese, tra chiusure, bus e cambi d'orario
Bustocco-71 su Arrivano le barriere antirumore in A8, lo svincolo di Gallarate chiude per dieci mesi
Felice su Dopo la sentenza sul Mottarone il racconto delle mamme di Silvia e Alessandro: “Per noi non è giustizia”
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.