Wells comincia a essere un “caso”, Tambone fa meglio di lui
Il giovane regista non incanta ma è più incisivo dell'americano, "piatto" e quasi a secco. Pelle e Cain mai serviti in attacco, Waller si sveglia tardi
AVRAMOVIC 5 – Il valore aggiunto di chi parte dalla panchina è il sapersi “scaldare” rapidamente e sopperire alle mancanze dei titolari. Ecco, il buon Aleksa non riesce praticamente mai nell’intento, quando Caja lo fa alzare al posto di Waller. Per tirare, tira, però il canestro è una chimera.
PELLE 6 – Qualche sbandata classica (chiusura in ritardo, fallo evitabile) ma anche una presenza utile in mezzo all’area, laddove Hunt ha giganteggiato contro Cain. Se poi qualcuno si degnasse di servirlo sopra al ferro, forse avremmo un fattore anche in attacco.
NATALI 6 – Nel considerare aspettative e fatturato, il buon Nicola non sfigura per nulla. Ok, infilasse una o due triple piedi per terra in più, salirebbe ben oltre la sufficienza, però la sua prova va tra quelle positive anche per la tanta abnegazione in difesa.
OKOYE 5 – Segna anche cose buone sul tabellino finale (13 punti) e nell’impatto complessivo (tre recuperi, buona difesa) ma nei momenti in cui Varese cerca punti per respirare, il buon Stan ammacca a ripetizione il ferro. 1 su 9 da tre punti, come affossarsi con le proprie mani (fredde).
TAMBONE 6 – Siamo eretici se lo consideriamo l’attuale play titolare di Varese? Non che faccia le onde, non che si imponga col piglio del campione, ma almeno unisce attenzione, ordine e la giusta dose di grinta. Il lampo di Varese nel finale è con lui in regia.
CAIN 5 – Bocciare il giocatore che, a conti fatti, ha la miglior valutazione della squadra sembra un’eresia. Cain chiude a 17 in questa statistica, arpiona 12 rimbalzi e spara 2 stoppate, però è troppo inconsistente in attacco (appena tre tiri) e soffre troppo Hunt sotto il proprio canestro. Due indicazioni che rendono la sua partita insufficiente; fossimo in lui, però, chiederemmo al play (e all’allenatore) un coinvolgimento maggiore nel gioco.
FERRERO 5 – Quando la volontà non basta; parte bene ma poi spende falli anche poco utili e smette presto di trovare la via del canestro: 4 punti al 10′ che resteranno gli unici.
WELLS 4 – Masnago, abbiamo un problema. Vero, anche Maynor lo scorso anno partì ad handicap e fu aspettato a lungo, ma il valore di Eric per il campionato italiano era garantito dalla sua prima esperienza varesina. Qui siamo di fronte a un giocatore scelto per qualità, fisico e leadership, che in quasi un mese non ha ancora espresso nulla di quello che ci si attendeva. A quando il primo squillo?
WALLER 5,5 – Ha il torto di sparare a salve per circa 35′, ma questo può essere il suo limite nelle serate no. Prova comunque a raddrizzare la partita di Varese e il suo tabellino, ma questa non ci sembra una colpa: se altri lo avessero imitato in tempo, magari parleremmo di un’impresa.
HOLLIS 5,5 – Chi sperava due “partite dell’ex” contro Cantù e Brescia resta deluso, anche se il fatturato complessivo di Damian non è da buttare. Però è sempre in campo con quell’atteggiamento un po’ così, indolente e dal gioco poco fluido. Caja non lo aiuta, tenendolo fuori a lungo a favore di un Ferrero stavolta non trascendentale.
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